Coming Forth by Day
celebra l’incontro fra due regine: Billie Holiday, una delle voci più belle e
tormentate del blues al femminile e Cassandra Wilson, sessantenne cantante
originaria del Mississippi, che mette mano al repertorio di Lady Day per
celebrarne degnamente il centenario della nascita. Prodotto da Nick Launay (già
con Nick Cave), nobilitato dalla presenza di T Bone Burnett alla chitarra e Van
Dike Parks in veste di arrangiatore, il disco si compone di undici riletture e
un brano originale, Last Song (For Lester), in cui la Wilson prova dare forma
di note al pigmalione, artistico e affettivo, fra la cantante di Baltimora e
Lester Young (fu Young a inventare il soprannome di Lady Day). Le altre sono
canzoni più o meno note tratte dal repertorio della Holiday: dall’iniziale Don’t
Explain, ironica presa d’atto dei continui tradimenti del marito, alla
celeberrima Strange Fruits, la canzone scritta da Abel Meeropol in difesa dei
diritti degli afro-americani e che la Holiday era solita cantare al Cafè Society
di New York, a fine live act, e con la sala illuminata da un solo faro diretto
sul suo volto. Disco raffinato ed elegantissimo, ma niente affatto scontato nel
percorso filologico, dal momento che la Wilson evita scappatoie agiografiche o
didascaliche, e riesce invece a trasmetterci, facendolo suo, il tormento di una donna sopraffatta dal peso del dolore (la
fine del matrimonio, la morte della madre) e in preda a un’esiziale dipendenza
da alcolici ed eroina (All Of Me, Good Morning Heartache). Aiuta in tal senso
la puntuale produzione di Nick Launay, che si tiene ben distante di ogni
possibile affettazione jazz, per mettere a nudo invece un suono che talvolta nasce
in una morbida e fumosa penombra, e più spesso si tinteggia invece di cupe
malinconie notturne (Strange Fruits è nera come la pece). Coming Forth by Day è
un ottimo disco, che suona classico ma non troppo, e che permette all’ascoltatore
di mettere a confronto lo stile e la voce di due artiste che, ciascuna a
proprio modo, hanno scritto pagine decisive della musica nera statunitense.
VOTO: 7,5
Blackswan, sabato 27/06/2015
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