Riceviamo dalla nostra freelance Cleopatra e integralmente pubblichiamo.
"Chiunque nel 2015 è contro la tortura, ma la
legge sul reato di tortura è sbagliata e pericolosa. Espone i poliziotti e i
carabinieri al ricatto dei delinquenti...Le forze di polizia devono avere
libertà di azione assoluta...se poi un delinquente lo devo prendere per il
collo e si sbuccia il ginocchio...cazzi suoi" (Matteo Salvini) .
"Questo è un reato di tortura creato ad hoc per
dover sanzionare le forze dell'ordine e per non farle operare" (Roberto Maroni).
Il "Prezzemolino" Salvini non le manda a
dire. Gli piacciono le maniere forti, la ruspa e il linguaggio spiccio. Da
quando il centrodestra è diventato una terra di nessuno, l'uomo di ghisa è
incontenibile. Parla a ruota libera, lancia strali persino contro il
Papa.
Dopo gli anatemi contro rom e immigrati, un giorno si
scaglia contro le sanzioni alla Russia, un altro lo vedi discettare sul reato
di tortura. Onnipresente come un complemento d'arredo nei salotti televisivi
(manca solo di vederlo da Maria de Filippi nella giuria di Amici), questa nuova
star mediatica nella logorrea che lo contraddistingue, dimostra di avere la
memoria un tantino corta.
Peccato, però, che qualcuno non dimentica e ricorda
agli smemorati come lui, che anche la Lega si è sbucciata un ginocchio. Correva
l'anno 1996 e quel 'barbaro sognante' di Bobo Maroni, durante una perquisizione
in Via Bellerio nell'ambito di un'inchiesta sulla Guardia Padana, in un
parapiglia con le forze dell'ordine, tentò di mordere la caviglia a un agente di
polizia. Non ha forse limitato la libertà di azione alle forze dell'ordine?
Suvvia, all'epoca portava i calzoni corti, il Bobo. E se l'increscioso episodio
gli costò una condanna definitiva a 4 mesi e 20 giorni di reclusione per
resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale finita a tarallucci, non
meravigliamoci.
E' l'Italia, bellezza. Il paese dove, spesso, la
giustizia funziona implacabilmente su chi ruba una mela e si mostra mite e
garantista con i politici e i corrotti. Dove chi ha la fedina penale non proprio
intonsa, se ne sta comodamente seduto in Parlamento o in qualche consiglio
regionale. Loro potranno anche dimenticare o far finta di niente. Noi no.
Kiko Arguello, fondatore dei neocatecumeni al Family Day: "Se
un uomo si vede abbandonato dalla moglie, sperimenta l'inferno e il primo moto
che sente è ucciderla".
Daniela Santanchè sull'Islam: "I distinguo tra integralismo e
Islam tradizionale non reggono, poichè per sua natura l'Islam non è affatto una
religione pacifica. Ogni musulmano desidera un altro olocausto per
l'Occidente".
Matteo Renzi, in visita all'Expo: "Io ho bevuto latte di
cavalla. E mi dicono che il latte di cavalla abbia particolari valori proteici.
La prossima volta, lo prendo prima del Consiglio Europeo".
Cleopatra, lunedì 29 giugno 2015
2 commenti:
mamma mia una specie si galleria degli orrori queste dichiarazioni... Salvini ha capito come prendere voti, sulla Santanchè ho esaurito le parolacce
Mamma gli italiani...
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