A distanza di quasi
quarant’anni da One More From The Road, i Lynyrd Skynyrd tornano sul palco con
un doppio cd dal vivo, il cui titolo richiama ironicamente il live del ’76,
pietra angolare delle travolgenti performance della band originaria di
Jacksonville. Oggi, l’unico sopravvissuto di quella mitica line up è Gary
Rossington, e nonostante i continui cambi di formazione e una carriera che
ormai si trascina stancamente, i Lynyrd dal vivo sono ancora una bella realtà.
Nello specifico, poi, si fanno accompagnare da tante star del rock americano,
che hanno voluto rendere omaggio a un repertorio composto da tanti, tantissimi
classici. I Lynyrd si riservano due pezzi in finale di concerto (oltre all’apoteosi
di Sweet Home Alabama in condominio con tutti gli altri), dopo che sul palco
del Fox Theater di Atlanta si sono susseguiti i vari ospiti, accompagnati da una house band d' eccezione composta da
Don Was (basso), Sonny Emory (batteria), Jimmy Hall (voce e armonica) e le McCrary
Sisters ai cori. Nonostante il filotto impressionante di evergreen, canzoni
tanto belle da richiedere il minimo sindacale per una buona riuscita, non tutto
fila come dovrebbe e alcune performance restano davvero sotto tono (Gimme Back
My Bullets, per dirne una, viene strapazzata in malo modo dai Cheap Trick). Ma
quando il vento del Sud fa il suo giro, ecco che spuntano autentiche
prelibatezze: la splendida IKnow A Little con Jason Isbell a schitarrare,
Simple Man, che nelle mani dei Gov’t Mule è più bella che mai, John Hiatt
(insieme ai moe.) che nobilita con grinta e mestiere la riuscitissima The Ballad
Of Curtis Loew. Il finale, come da copione, vede i Lynyrd Skynyrd sul palco per
due grandi versioni di Travelin’ Man e Free Bird e poi tutta l’ensemble riunita per
il rituale sudista di Sweet Home Alabama. For fans only, anche in versione dvd.
VOTO: 7
Blackswan, sabato 19/09/2015
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