Venticinque anni di carriera, undici album in studio,
cinque live, raccolte ed Ep sparsi: questi sono i numeri dei Clutch, band
proveniente dal Maryland che, nonostante sia in circolazione da un quarto di
secolo, continua a restare sulla cresta dell'onda. Anzi, con il precedente
Earth Rocker (2013), è riuscita addirittura a conseguire quel pieno successo di
vendite e consensi che precedentemente gli era sempre sfuggito per un soffio.
Miglior disco rock su iTunes e quindicesima piazza nella classifica Billboard
200 sono risultati che parlano chiaro. Merito, e questa è una cosa che fa
pensare, di una coerenza artistica che non è mai scesa a compromessi: coltello
fra i denti e baionetta inastata, i Clutch stanno sempre in piedi sulle barricate,
continuando a proporre il loro boogie hard rock belligerante e senza scrupoli.
Anzi, se possibile, questo Psychic Warfare è ancora più duro e diretto del suo
predecessore, una tirata di quaranta minuti che concede all'ascoltatore davvero
pochi momenti, si fa per dire, di tranquillità (la ballata western in
acido di Our Lady Of Electric LIght). L'uno due iniziale spiega molto bene
quello che è il contenuto di Psychic Warfare: X-Ray Visions e Firebirds sono il
prologo ideale di un album senza compromessi, che viaggia a cento
all'ora a cavallo di riff al testosterone, mostrando la faccia più sporca
e cattiva del blues rock. Sono una band da presa diretta, i
Clutch, buona la prima e via, approccio live senza mistificazioni di
sorta e orpelli formali. Non è un caso che le due canzoni citate siano
presentate come un unico blocco tenuto insieme da una partitura di batteria e
che, in X-Ray Vision, Neil Fallon, come se si trovasse sul palco, si metta
a presentare tutta la band, regalandoci uno dei passaggi più coinvolgenti e
meglio riusciti del disco. Che, come si diceva poc'anzi, per tutte le dodici
tracce in scaletta, non perde un briciolo della sua potenza e creatività,
ma ci consegna anzi una band che sta probabilmente vivendo il suo
vertice artistico. In prima linea e pronti a tutto, Neil Fallon e soci si
gettano in assalti frontali e corrono sotto i cannoneggiamenti, si
esaltano nei corpo a corpo e non fanno prigionieri. E' l'arte della guerra, campo
nel quale i Clutch, ormai è chiaro a tutti, eccellono.
VOTO: 7,5
Blackswan, martedì 13/10/2015
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