Riceviamo dalla nostra freelance Cleopatra e
integralmente pubblichiamo.
"Per un pugno di voti". E' il titolo
dell'ultimo film di Matteo Renzi. Il cast è stellare, ve lo assicuro.
Conosciamo, insieme, gli interpreti principali di questa nuova opera che sarà
un successo al botteghino.
Graziano Delrio, renzianissimo ministro alle
Infrastrutture, difende l'innalzamento del limite al pagamento in contanti
sostenendo che è un provvedimento nato dall'esigenza di andare incontro alla
necessità di tutti quei vecchietti che non sanno usare la carta di credito.
Nemmeno il più abile e navigato fra gli equilibristi del Circo Orfei avrebbe
fatto meglio. Quindi, se abbiamo pensato che la norma fosse un regalo agli
evasori, significa che non abbiamo colto la cifra di questo attore da Oscar.
Segue Pier Carlo Padoan, altro nome altisonante del
firmamento renziano. "Ho cambiato idea, non c'è correlazione tra
l'uso dei contanti e l'evasione fiscale". La Svezia si prepara
all'estinzione dell'uso delle banconote e in Italia, invece, si segue il
percorso dei gamberi. Ma noi italiani siamo strani, andiamo controcorrente come
i salmoni. Del resto, solo i cretini non cambiano idea.
E se Raffaele Cantone, presidente dell'autorità
anticorruzione, recensisce in modo poco lusinghiero il lungometraggio renziano,
poco importa: "Ho preso posizione, ho detto a un convegno che sono
assolutamente contrario". Il suo, rimane un canto fuori dal coro:
l'indefesso Renzi rimane sordo alle critiche.
Poi, c'è l'estroso Ignazio Marino che da vera star
consumata, ritorna sui propri passi e riappare sul palcoscenico. La ribalta, si
sa, ha il suo fascino e al grido dei fan "Marino nun ce lascià", lui
risponde: "Mi chiedete di ripensarci, non vi deluderò...mi date la
determinazione per andare avanti". Un vero talento. Ma il meglio
lo offre la special guest star, Denis Verdini che, nel corso
dell'interrogatorio al processo sulla P3, riferisce: "Io sono un
facilitatore, risolvo i problemi come Wolf: sono rapido". Bisogna
dargliene atto: Denis fa sempre la differenza. E' quello che, in gergo
cinematografico, è un attore- feticcio. Peccato che in questo film, la realtà
supera la fantasia.
Joe Formaggio (Fratelli
d'Italia), sindaco di Albettone, a proposito dell'episodio di Vaprio d'Adda:
"Ogni tanto un ladro morto ci sta bene, perchè devono imparare che non
possono farla sempre franca. Se si presenta un ladro, io gli sparo in testa e
quello si trova le cervella dentro le scarpe da ginnastica..."
Silvio Berlusconi: "Anche
se mi consigliano di non dirlo, io, Socrate e Gesù abbiamo subito dei processi
politici !"
Clemente Mastella, su Renzi:
"Con Renzi ci siamo incontrati una volta allo stadio. E' stato molto
simpatico e brillante, mi ha trattato come fossi un figlio 'ndrocchia. Ad un
amico fiorentino che abbiamo in comune, peraltro, Renzi ha detto che uno come
me gli servirebbe..."
Cleopatra, lunedì 26/10/2015
1 commento:
"Quindi, se abbiamo pensato che la norma fosse un regalo agli evasori, significa che non abbiamo colto la cifra di questo attore da Oscar"
"La Svezia si prepara all'estinzione dell'uso delle banconote e in Italia, invece, si segue il percorso dei gamberi."
io preferisco usare la carta di carta che la carta di credito, grazie. chi ha problemi in merito e preferisce il supercontrollo assassino puo' benissimo farsi installare una telecamera dentro i calzoni. o andarsene a vivere in svezia - ma li conoscete gli svedesi? sono stati creati a misura di barzelletta.
per quanto riguarda i processi politici, curioso che berlusconi s'accosti a due personaggi non esattamente e certamente storici.
invece joe formaggio e' troppo. davvero, anche dopo la richiesta implicita di controllo che sta in quest'articolo, e dopo berlusconi.
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