Ethan Johns ha passato
quasi tutta la sua vita artistica dietro la consolle, costruendosi una solida
fama di produttore, al pari di suo zio, Andy, e suo padre, Glyn. Ha prodotto
gente del calibro di Paul McCartney, Tom Jones, Laura Marling, Jayhawks,
Counting Crows, e via citando. Poi, essendo anche un valente polistrumentista,
non si è limitato solo a produrre, ma ha dato il suo contributo anche suonando
basso, batteria, chitarra e hammond. Da queste esperienze di sessionista dev’essere
nato il desiderio di misurarsi con la propria musica, rilasciando dischi prodotti,
composti e suonati personalmente. Questo Silver Liner, che lo vede affiancato
ai Black Eyed Dogs (BJ Cole alla pedal steel, Nick Pini al basso e Jeremy
Stacey alla batteria), è il terzo album in tre anni ed è decisamente il
migliore dei tre finora usciti. Sorprende, ma fino a un certo punto, viste le
sue frequentazioni artistiche, la scelta di Johns, inglese di Merton (Surrey),
di puntare su un suono marcatamente americano, a tratti quasi roots. Il disco
si apre con la title track e sembra di ascoltare un outtakes tratto da Harvest
di Neil Young. E’ davvero incredibile come Johns sia stato in grado di clonare
un suono in modo così preciso. E se, da un lato, è impossibile parlar male di
una canzone del genere, equilibrata nell’andamento e impreziosita da un grande
solo di chitarra, dall’altro risultano evidenti i limiti di un songwriting
clamorosamente derivativo, che si può ascoltare anche nella bella It Won’t
Always Be This Way (che replica Jackson Browne) e negli otto minuti di Six And
Nine (con Dylan dietro l’angolo). Le cose vanno decisamente meglio da un punto
di vista creativo, quando Johns si scosta dai suoi modelli e dà vita ai cupi
soundscapes di Open Your Window, sette minuti e mezzo di grande tensione
emotiva, che dimostrano le grandi potenzialità del produttore anche in veste di
musicista. In definitiva, Silver Liner un discreto album che piacerà molto agli
amanti dell’Americana, ma che dimostra nel contempo quanto Johns debba ancora lavorare
per trovare un proprio e ben definito stile.
VOTO: 6,5
Blackswan, sabato 26/12/2015
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