Se in questo momento mi chiedessero di scommettere su
un gruppo esordiente, giocherei dei bei soldi sul futuro dei The
Gibbonses, una band attualmente misconosciuta, ma il cui disco d'esordio,
Among The Rubble, mi ha fatto intravvedere un talento davvero cristallino.
Loro sono marito e moglie, si chiamano Jackie Pock (voce) e Brandon Gibbons
(chitarra e voce) e provengono da Dallas, Texas, circuito in cui stanno
muovendo i loro primi passi artistici. Il connubio musicale fra coniugi non è
certo una novità: vengono in mente, ad esempio, la Tedeschi Trucks Band
(che i Gibbonses citano come una delle loro fonti di ispirazione) e,
soprattutto, i Mastersons (duo di alt-country composto da Chris Masterson e
Eleanor Whitmore, che suona anche alla corte di Steve Earle), band con la quale
i nostri hanno più di un punto di contatto (a tal proposito, è inevitabile poi
un accostamento anche con i The Civil Wars). La musica dei Gibbonses presenta delle
similitudini con i gruppi citati e la proposta della casa è una classica
Americana che lambisce a tratti il pop, ma che porta con sè anche un retroterra
soul e blues. Detto ciò, quello che emerge dall'ascolto di Among
The Rubble, è però un songwriting già sicuro e personale, che si sviluppa
su melodie lineari ma di grande presa emotiva. Insomma, questo sembra tutto
tranne che un disco d'esordio: gli arrangiamenti sono curati, il suono è pieno
e arioso, le armonie irresistibili, l'interplay fra strumenti acustici ed
elettrici brillante ed equilibrato. Il fiore all'occhiello, però, è
soprattutto la voce potente di Jackie Pock, ricca di sfumature
e traboccante energia, capace di avventurarsi con straordinari risultati anche
fuori dai confini dell'Americana (da brividi la performance soul
sull'ottima Tough As Nails). Piacciono, e molto, le canzoni in scaletta,
alcune delle quali, se i Gibbonses fossero già una realtà consolidata,
sarebbero pronte per numerosissimi passaggi radiofonici e per
centrare piazze importanti nelle classifiche di genere. Walk The Mile, il brano
con cui si apre il disco, ad esempio, ti si appiccica alle orecchie con
una velocità sorprendente, grazie al perfetto intreccio fra chitarra
acustica ed elettrica, a un tappeto di banjo che sorregge
una melodia dal mood ombroso, e alla voce impetuosa di Jackie Pock,
che nel finale si fa addirittura travolgente. Da brividi. Ed è solo il primo di
tanti episodi riuscitissimi, da That's My Home a Outbound, da Free a One
For Me (questa vi farà sanguinare il cuore), in cui i Gibbonses riescono a
piazzare un pugno di ritornelli da ko. Il disco, ovviamente
introvabile in Italia, lo potete acquistare su iTunes. Datemi retta e
fate un salto ad ascoltarlo: sono sicuro che Among The Rubble entrerà
di diritto nella vostra heavy rotation di maggio.
VOTO: 7,5
Blackswan, venerdì 06/05/2016
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