Riceviamo dalla nostra freelance Cleopatra e
integralmente pubblichiamo
Metaforicamente viaggiamo tutti su un binario unico.
E' un binario di incertezza, lo stesso che attraversa il nostro Paese,
dilaniato da corruzione, clientelismo e degrado. L'Italia che si palesa ai
nostri occhi è ben lontana da quella della banda larga favoleggiata dal nostro
grande Premier. E' piuttosto quella delle periferie dominate da incuria e
inciviltà. E' quella del dissesto idro - geologico, quando i fiumi e i
torrenti, alla prima pioggia di forte intensità, esondano disseminando morte e
distruzione. E' l'Italia dell'ipocrisia dei politici che "piangono" i
morti ai funerali di Stato e che poi una volta spenti i riflettori, archiviano
tutto come se nulla fosse accaduto. E' quella della falsità che espone gli
striscioni in memoria di Giulio Regeni, salvo poi accontentarsi di qualsiasi
bufala gli venga propinata dal governo egiziano, pur di salvaguardare gli
interessi economici. E' quella degli annunci di opere faraoniche e inutili,
come il Ponte sullo Stretto, mentre i viadotti siciliani si sbriciolano come
biscotti. E' il Paese del famigerato Tav: prima le merci poi gli esseri umani,
naturalmente. Peccato che se in qualche tratta locale si perde la vita, la
colpa è del capostazione di turno: un capro espiatorio che fa da foglia di fico
all'immobilismo burocratico si trova sempre. Errore umano o meno, scoprire che
l'Italia da nord a sud è attraversata da binari unici è letteralmente
sconcertante, soprattutto se i sistemi di sicurezza sono carenti. E allora non
ci si meravigli se, in certe tratte, i pendolari accendano un cero prima di
mettersi in viaggio. L'errore umano è possibile purtroppo, ma molto spesso
evitabile. Basterebbe solo impiegare il denaro dei contribuenti in opere di
ammodernamento e di messa in sicurezza degli impianti già esistenti anzichè
sperperarlo bellamente alla faccia nostra. E' la solita solfa, insomma. E
purtroppo anche fuori dai nostri confini non va meglio: basta un tir impazzito
in una serata di festa per capire quanto sia fragile la nostra vita.
Cleopatra, lunedì 18/07/2016
P.S. il Meglio del Peggio va in vacanza. Appuntamento
a settembre.
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