Un jet privato diretto a New York si
schianta nell’Atlantico 18 minuti dopo il decollo. Un pittore, Scott Burroughs,
sopravvive all’incidente e riesce a portare in salvo un bambino, JJ Bateman,
nuotando nelle gelide acque per otto ore -22 km- con una spalla lussata. Sembra
un miracolo, un segno del destino, Scott è un eroe. Ma non per tutti. Le
vittime, oltre all’equipaggio e alla scorta, hanno nomi importanti: Sarah e Ben
Kipling – famigerato banchiere – e il resto della famiglia Bateman, composta da
Margaret, Rachel e David, padre fondatore della Alc News, canale televisivo che
vanta circa 2 milioni di spettatori al giorno e uno staff di quindicimila
persone. È proprio l’Alc News, tramite Bill Cunningham, il suo volto più
rappresentativo, a insinuare i primi dubbi nel pubblico. Cosa ci faceva un
artista misconosciuto con due fra le famiglie più ricche e influenti d’America?
È un caso che l’incidente sia avvenuto in concomitanza delle grosse beghe
legali di Ben Kipling? E se il disastro fosse in realtà un attentato? Sin dalle
prime pagine la capacità straordinaria Noah Hawley, creatore anche della
fortunatissima serie tv Fargo, incatena
il lettore al libro. Ogni personaggio cela dei segreti, ogni profilo
psicologico risulta complesso e i continui flashback tolgono a chi legge ogni
certezza. Scott non ricorda quasi nulla del disastro aereo, mal sopporta la
notorietà e sente il peso di essere considerato da molti un eroe ma da altri il
principale sospettato. Ad essere messo sotto accusa è anche lo strano rapporto
instaurato con il piccolo JJ.
Sceneggiatore e
produttore esecutivo di alcune fortunate serie televisive (Fargo e Legion, su
tutte), il cinquantenne Noah Hawley conduce anche una parallela attività di
scrittore, che l’ha visto pubblicare nel corso di un ventennio circa ben cinque
romanzi. L’ultimo di questi, intitolato Prima Di Cadere, ha strappato il plauso
unanime della stampa americana, con giudizi esaltanti da parte di autorevoli
testate, quali il New York Times e il Washington Post. Ispiratosi chiaramente
al disastro aereo del volo Germanwings del 2015, Hawley crea un intreccio
narrativo perfetto, utilizzando con disinvoltura l’escamotage del flashback e
discostandosi dall’azione principale, che si svolge in tempo reale, per indagare,
attraverso capitoli dedicati, il passato di tutti i protagonisti della vicenda,
di cui svela storie e segreti. Così facendo, lo scrittore newyorkese imbriglia
il lettore in una ragnatela di indizi che lo portano fuori strada e lo
confondono, convincendolo di aver compreso una verità (Terrorismo? Complotto? Errore
umano?) che, invece, verrà svelata solo in un epilogo capace di smentire ogni
plausibile ipotesi. Hawley, pur evitando di alzare il ritmo della narrazione e
centellinando i colpi di scena, riesce comunque a tenere alta la tensione,
giocando a rimpiattino con il lettore e ingenerando un profondo senso di
inquietudine su una delle grandi fobie dell’uomo (volare). Se, come si diceva,
l’architettura del romanzo è perfetta e la prosa risulta curata e ricca (le
prime trenta pagine del libro possiedono una potenza visiva unica), tuttavia, Prima
di Cadere presenta anche qualche difetto. In primo luogo, il finale, in cui il
mistero viene svelato, pur essendo assolutamente plausibile, si presenta un po'
frettoloso rispetto alla costruzione narrativa che lo precede. In secondo
luogo, Hawley, che evidentemente puntava a qualcosa di diverso dal classico
romanzo di genere, in alcune occasioni, si imbarca in digressioni esistenziali,
francamente non necessarie all’economia del romanzo. Il risultato finale è
comunque estremamente piacevole e il libro si fa leggere d’un fiato.
Blackswan, lunedì 03/04/2017
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