Benjamin Booker - Violent
Shiver
Con
un solo album all’attivo Benjamin Booker (Benjamin
Booker, 2014) s’è già ritagliato un ruolo importante tra le giovani leve
del Rock americano. Controcorrente, come tutti gli artisti di colore che non
s’arrendono alla dittatura mainstream dell’Hip Hop e del R’n’B plastificato, il
buon Benjamin picchia durissimo sulle corde della sua chitarra per spremerne
essenze Garage/Blues, come in Violent
Shiver, uno di quei pezzi che ogni rocker vorrebbe vantare nel proprio
repertorio. A giorni dovrebbe uscire il suo secondo album del quale si conosce
già il titolo: Witness. Nell’attesa
non rimane che mettere lo stereo a palla e goderci per l’ennesima volta questa
canzone pazzesca.
Magazine - Shot By Both Sides
Nel 1978 ad Howard Devoto
il Punk andava già stretto. Piantati in asso i Buzzcocks, dopo aver partecipato
alla realizzazione di Spiral
Scratch,
vara il progetto Magazine, una delle prime e più rilevanti band della nascente
New Wave inglese. Il quintetto, in cui spiccano le figure di Barry Adamson
(futuro Bad Seeds) e del tastierista Dave Formula, esordisce con Real Life, dichiarato tentativo di riannodare
i fili spezzati dalla furia iconoclasta del Punk con il Pop, il Glam e il Prog dei
’70 e fare propri i nuovi suoni che vanno sperimentando in quegli stessi mesi
Eno, Fripp, Bowie e l’Art/Rock americano. Tuttavia il brano di maggior successo
del disco, e dell’intera carriera dei Magazine, è questa Shot By Both Sides, Punk/Rock come piovesse a firma Devoto e Pete
Shelley. La nemesi di Howard Devoto!
The
Sheepdogs - The Way It Is
Tra le innumerevoli band Psych/Blues
dell’ultimo decennio i canadesi Sheepdogs sono tra i pochi che hanno saputo
conciliare qualità e popolarità. Cinque album saturi di memorie chitarristiche
sixties e seventies, band perennemente in tour, barbe incolte, Allman Brothers,
Creedence, Lynyrd Skynyrd santificati una volta al dì. Critica divisa tra
estimatori e detrattori: Ne vogliamo ancora! / Già sentito! Fidatevi dei primi,
Ewan Currie e compagni saranno anche derivativi come nessun altro ma poco
importa quando riescono a scrivere meraviglie come The Way It Is. Il pezzo è tratto dall’album omonimo del 2012, produce
il batterista dei Black Keys Patrick Carney.
Porter Stout, domenica 28/05/2017
Nessun commento:
Posta un commento