Nel
profondo Sud degli Stati Uniti, tra i ruggenti anni venti e gli anni desolati
della Grande Depressione, una strana coppia percorre le strade assolate del
Mississippi e dell’Arkansas su una Ford a due porte. Lui è il rappresentante di
una ditta di amido per il bucato. Lei è sua moglie. Si sono conosciuti
giovanissimi, si sono sposati, si amano e hanno deciso di viaggiare insieme per
non doversi separare. E così, per una ventina d’anni, passeranno da un
grossista all’altro, da un albergo all’altro, da un ristorante all’altro
(festeggiando ogni tanto con qualche bevuta, alla faccia del Proibizionismo),
felici di una vita che non potrebbe essere migliore.
L’imprevista gravidanza della moglie cambia tutto. L’arrivo di un figlio inatteso separa inevitabilmente quella coppia così unita, costringendo l’uno a un pesante lavoro solitario, l’altra a una vita stanziale in città.
Ma quel figlio, peraltro graditissimo e accolto con immensa gioia da entrambi i genitori, non è un ragazzo qualunque, e nel corso degli anni si affermerà come uno dei più importanti scrittori americani contemporanei: l’autore di questo libro, Richard Ford.
L’imprevista gravidanza della moglie cambia tutto. L’arrivo di un figlio inatteso separa inevitabilmente quella coppia così unita, costringendo l’uno a un pesante lavoro solitario, l’altra a una vita stanziale in città.
Ma quel figlio, peraltro graditissimo e accolto con immensa gioia da entrambi i genitori, non è un ragazzo qualunque, e nel corso degli anni si affermerà come uno dei più importanti scrittori americani contemporanei: l’autore di questo libro, Richard Ford.
Due memoriali, scritti a
distanza di tempo l’uno dall’altro. Il primo, per ricordare il padre, il secondo,
la madre. Insieme, raccontano la storia della famiglia Ford, in quegli anni in
cui il figlio Richard è ancora lontanissimo dall’essere lo scrittore affermato
e apprezzato in tutto il mondo che è oggi. Una storia semplice, raccontata con
la consueta scrittura minimalista, con cui il grande scrittore americano fa i
conti con il proprio passato e recupera dall’oblio la vita di due persone, che
sono i suoi genitori, ma potrebbero essere quelli di ognuno di noi. Non usa
toni enfatici, Ford, né si abbandona al sentimentalismo, ma si muove nelle
pieghe della storia mantenendo la giusta distanza dalla materia. Una misura, la
sua, appena sfiorata da un filo di nostalgia quando affronta il tema della
morte dei suoi, e ripensa a ciò che sarebbe potuto essere e non potrà essere
più. Il senso di questo breve “romanzo”, però, non è solo quello di raccontare
le dinamiche di una famiglia sostanzialmente felice, ma di ricostruire
attraverso i ricordi, e soprattutto le intuizioni, le sensazioni,
l’interpretazione dei non detti, le aspirazioni e i sentimenti di due persone,
di cui, in teoria, si dovrebbe saper tutto, e che invece nascondono,
inevitabilmente, delle zone d’ombra. Chi sono in realtà i nostri genitori? Chi
erano prima che nascessimo? Cosa provavano? Che rapporto c’era tra loro? Quali
erano i loro sogni? Tutte domande a cui Ford tenta di dare una risposta, con
l’intento di salvare dall’oblio e restituire alla luce coloro dalla cui
esistenza, inevitabilmente, lui come noi, non possiamo prescindere. Quasi un racconto
di formazione al contrario che ci svela, pagina dopo pagina, perché siamo
diventati quel che siamo.
Blackswan, martedì 11/07/2017
1 commento:
un autore straordinario. Richard Ford è un talento della scrittura che rivaluteremo tra 30 anni. un caro saluto
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