Lo
sanno anche i bambini che Tom Petty è stato uno dei più grandi
interpreti del rock a stelle e strisce e che la sua prematura scomparsa,
avvenuta nell’ottobre dello scorso anno, ha lasciato orfani milioni di
fan in tutto il mondo. Una ferita ancora aperta e un dolore difficile da
rielaborare, a cui porta lenimento la consapevolezza che questo
straordinario artista ci ha lasciato una discografia da cui attingere, a
piene mani, quelle emozioni che purtroppo non proveremo più sentendolo
suonare dal vivo.
Per
colmare in parte questa lacuna, la Leftfield Media Productions ha
pubblicato nei mesi scorsi questo bootleg ufficiale dal titolo San
Francisco Serenades, che in tre cd ripropone per intero un concerto
tenuto da Tom Petty e dai suoi Heartbreakes, la sera del 7 febbraio del
1997, al Fillmore di San Francisco. Si tratta dell’ultima data di venti
serate (in parte già pubblicate, ma non questa) in cui Tom torna sul
palco con la sua band, dopo uno iato di circa due anni dal tour del
1995.
Il periodo, per intenderci, è quello successivo alla pubblicazione di Song And Music From “She’s The One”,
colonna sonora del film Il Senso Dell’Amore, diretto da Edward Burns,
nonché nono e pluripremiato album del rocker di Gainesville, uscito
nell’agosto del 1996. Dal momento che si tratta di un FM Broadcast
Recorded, la qualità audio è pressoché eccellente e i pochi ritocchi in
fase di post produzione non tolgono nulla all’energia di una serata che
vede coinvolto anche il pubblico in prima persona, pronto a cantare in
coro tutte le canzoni in scaletta (la presa diretta, in questo caso, è
un valore aggiunto non da poco).
A
prescindere dall’alta resa qualitativa dell’audio, questo è uno dei
migliori live act di Petty che, svincolato da doveri promozionali e
galvanizzato da dalla reunion con gli amici di sempre, dà vita a un
concerto in assoluta libertà, proponendo tantissime cover e molti
gioielli dal suo repertorio, in un flusso di emozioni continue, in cui a
farla da padrone è il rock’n’roll, nella sua forma più ingenua e
selvaggia, tutto grinta e sudore, il cuore oltre l’ostacolo e un
approccio jammistico usque ad finem.
Tre
ore abbondanti di un concerto che è a dir poco palpitante, con la band
che gira mille e sostiene al meglio un Petty in formissima, pronto a
misurarsi coi suoi cavalli di battaglia e con pagine leggendarie del
rock americano (e non solo). Quasi impossibile raccontare tutte le
sorprese che riserva questo torrenziale live e, altrettanto difficile,
vista l’altissima qualità della performance, scegliere quali canzoni
suonino meglio di altre.
Nel primo cd, che si apre con una cover grintosissima di Around And Around di Chuck Berry, è giusto citare il classico I Won’t Back Down, gioiello da Full Moon Fever, qui in una versione più scarna che ne esalta la melodia, Call Me The Breeze,
omaggio a JJ Cale e ai connazionali Lynyrd Skynyrd, e soprattutto tre
canzoni suonate insieme a John Lee Hooker, il vecchio bluesman, allora
già ottantenne, che non perde occasione di salire sul palco e duettare
con Petty in Find My Baby, It Serve You Right To Suffer e Boogie Chillum.
Basterebbe questa prima ora per mandare a casa il pubblico pagante
felice e contento. Invece, siamo solo all’inizio e il meglio deve ancora
venire.
Nel secondo cd, infatti, troviamo una felpatissima Green Onions (Booker T & The MG’s), la tradizonale You’re My Sunshine (con il pubblico a farla da padrone), una versione al graffio rock di Ain’t No Sunshine di Bill Whiters, una riproposizione acustica della hit American Girl (da urlo!), l’inossidabile boogie di County Farm e la zampata punk garage di You Wreck Me.
Il terzo cd, poi, ci regala una versione strabiliante di quel capolavoro dal titolo Mary Jane’s Last Dance, dieci minuti con Petty e Campbell a innescare fremiti elettrici, l’immancabile Free Fallin’, due rombanti versioni di Satisfaction degli Stones e Louie Louie dei the Kingsmen, una torrenziale di Gloria di Van Morrison, il rock‘n’roll basico di Bye Bye Johnny (ancora Chuck Berry) e la conclusiva Alright Now, che manda tutti a casa, dopo tre ore di autentiche meraviglie.
Un
live imprescindibile per tutti i fans di Petty, ma soprattutto
un’antologia di splendide canzoni per far comprendere ai neofiti quanto
fosse immenso il rocker di Gainesville e quanto alta può divampare la
fiamma di quel fuoco sacro che chiamiamo rock.
VOTO: 9
Blackswan, domenica 18/02/2018
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