"Nessuno
ci dividerà".
Non è il titolo di
una canzone sanremese nè il sequel di "Io ti salverò". E' il lieto
fine dell'episodio di un melodramma senza fine tra il rubizzo Silvietto e il
barbuto Matteo. Si sa, l'amore non è bello se non è litigarello: i due
piccioni, dopo una breve separazione, si sono riabbracciati in quel di Trieste
e vivono felici e (s)contenti. Berlusconi, almeno per il momento, ritorna in
singolar tenzone da combattente valoroso e irriducibile. Da Trieste in giù,
Matteone prepara il ritorno da figliol prodigo in sella alla bicicletta. Dopo
un giro in piazza nella sua Firenze, la "base" gli avrebbe suggerito
di non cedere alle lusinghe di un accordo con i grillini. Le notti insonni
hanno portato consiglio al Magnifico che, unto dal Signore, convoca
un'assemblea che deciderà le sorti dell'Italia. Intanto, in casa 5 Stelle, il
fornaio Di Maio, dopo avere chiuso bottega alla Lega, ora sforna michette per
il PD: è la primavera, e così come germogliano i primi fiori, sbocciano anche i
timidi ardori. Il giovin Luigi si invaghisce di Martina, ma il suo cuore è
impegnato. Matteo, il suo amato, è in esilio ma presto ritornerà. Gli sconfitti
prima o poi trionferanno e i vincitori saranno battuti. Così, Berlusconi e
Renzi, usciti dalla porta, rientrano impavidamente dalla finestra e sarà di
nuovo gloria nei secoli dei secoli.
Cleopatra, lunedì
30/04/2018
Nessun commento:
Posta un commento