lunedì 4 giugno 2018

IL MEGLIO DEL PEGGIO



Tutto è bene quel che finisce bene: la nomina del professor Giuseppe Conte a nuovo primo Ministro chiude la porta a un caos istituzionale durato la bellezza di 87 giorni. Abbiamo schivato miracolosamente l'armageddon di una sciagura finanziaria dagli effetti devastanti a cui si sarebbe aggiunta la famelica ingerenza dell'Unione Europea, i cui protagonisti, Gunther Oettinger e Jean Claude Juncker in testa, non hanno mancato di affastellare dichiarazioni decisamente sopra le righe. Frasi decontestualizzate o no, l'Italia si è ritrovata come un animale ferito in mezzo alla savana, in preda a un branco di iene. E'accaduto l'inimmaginabile: si è passati dallo spauracchio di elezioni anticipate al 29 luglio a un possibile governo tecnico a guida Cottarelli, passando per le secche di un impeachment evocato da un dissennato Luigi Di Maio, sostenuto da una pasionaria Giorgia Meloni, fino alla resipiscenza di un Matteo Salvini, incaponitosi sulla nomina dell'euroscettico Paolo Savona all'Economia. Il neo ministro dell'Interno deve avere fatto due calcoli e magari ha pure chiesto lumi al Dio Po: consapevole che un diniego ostinato al nascente governo lo avrebbe condotto con ogni probabilità su un terreno scivoloso anche da un punto di vista elettorale, ha pensato bene di sotterrare l'ascia di guerra e di tornare a Canossa dal presidente Mattarella, anch'egli reduce da un tourbillon di eventi rocamboleschi. E' una pazza Italia quella che abbiamo visto nei tre mesi più turbolenti della storia repubblicana. Ma anche una partita a scacchi in cui i tatticismi e le strategie si sono avvicendati in un crescendo di colpi di teatro con un lieto fine ancora tutto da decifrare. Il tempo delle chiacchiere è scaduto. Ora, più che mai, contano i fatti perchè la pacchia (non quella dei clandestini) è davvero finita.  

Cleopatra, lunedì 04/06/2018 

1 commento:

Granduca di Moletania ha detto...

A Salvini preferivo l'armageddon : mi fa meno paura.
Stavo meglio prima, senza governo.

Un abbraccio.