lunedì 11 giugno 2018

IL MEGLIO DEL PEGGIO



Ci sono quelli che "mollo tutto e cambio vita" e molti altri che "tengo tutto, e in più faccio il conferenziere". Per chi si fosse perso l'ennesima puntata del Matteo Renzi show, ha di che divertirsi. Il neo senatore semplice di Firenze e Scandicci è in moto perpetuo e non solo tra i corridoi di Palazzo Madama e del Nazareno: sull'esempio di ex leader mondiali del calibro di Barack Obama e Bill Clinton, Matteone ha da poco intrapreso la carriera del conferenziere- ben remunerato, s'intende! - intervenendo a simposi per lo più organizzati da lobby e grandi società di vario genere, in virtù della fitta rete di relazioni internazionali costruite nel corso dei mille giorni da Premier. E così mentre in un'intervista al Corriere della Sera lascia intendere che "starà fuori dal giro per qualche mese", cosa di cui dubitare trattandosi di Renzi, l'agenda internazionale del senatore semplice si arricchisce di viaggi e speech continuando a percepire il sostanzioso stipendio da Palazzo Madama. Al contrario dei suoi illustri colleghi conferenzieri che, intrapresa la nuova carriera di oratori, dalla politica si sono definitivamente congedati. Matteone, dunque, girovagando da un emisfero all'altro del globo terrestre a intrattenere la platea sulla Via della Seta o a partecipare alla celebrazione dei 50 anni dell'assassinio di Bob Kennedy, resta senatore a pieno titolo con i piedi ben piantati nel suo Pd o di quello che ne è rimasto. Ma non è tutto: in cantiere ci sono un libro e pure una Leopolda, tanto per non farsi mancare niente. Resta da capire come sia possibile permettere la coesistenza di un ruolo istituzionale (e remunerato dagli italiani) con la nuova e redditizia attività. La stampa, con qualche sparuta eccezione, sembra fare spallucce. Del resto, scandalizzano di più le mani in tasca del neo presidente della Camera, Roberto Fico, durante l'inno di Mameli alla commemorazione per la morte di Giovanni Falcone o i "Posso dire che..." del Premier Giuseppe Conte, apostrofato come pupazzo o "Re Travicello". Vittorio Sgarbi nel suo intervento alla Camera per la fiducia al governo Conte ha dichiarato di prosperare dove c'è disordine e ignoranza. Peccato che a prosperare sono ancora i cattivi esempi.

Cleopatra, lunedì 11/06/2018

1 commento:

francesca ha detto...

Stendiamo un velo pietoso che è meglio!