Il recente
episodio di cronaca nera accaduto nel quartiere romano di San Lorenzo ha
rinfocolato una querelle aspra e muscolare tra destra e sinistra. Buoni contro
cattivi, noi contro loro. Al centro c'è un orrendo delitto ai danni di una
minore, l'ennesimo. La politica, questa politica delle chiacchiere spicce e
dell'ostentazione, non perde occasione per cavalcare l'onda dello sdegno
popolare a scopo personale (elettorale). E così leggi sui giornali che Matteo
Orfini denuncia una sottovalutazione drammatica della situazione che ha messo
in evidenza la inadeguatezza del Prefetto di Roma. Lo seguono a ruota altri
"illustri" esponenti del decrepito Pd che puntano il ditino verso un
governo incapace e incompetente.
Gli fa eco il super ministro degli Interni e
dintorni che forte del crescente consenso popolare, butta la palla dall'altra
parte. "Gli anni di prima amministrazione del Pd hanno aggravato i
problemi di Roma anche in materia di sicurezza. Il prefetto non può sostituirsi
al sindaco, mentre una cattiva amministrazione può essere sostituita dai
cittadini. Ecco perché il Pd e' stato cacciato prima dai romani e poi dal resto
degli italiani". Tradotto: è sempre colpa di chi c'era prima e soprattutto
degli immigrati. E non solo.
Comincia addirittura a serpeggiare tra certa gente
la convinzione che la violenza perpetrata da un italiano su una donna sia più
"sopportabile" rispetto a quella commessa da uno straniero. Se nel
mentre la cronaca riempie le pagine dei giornali con episodi di femminicidi
commessi per lo piùda italiani, poco importa. Del resto, per un politico come
Salvini attento più al proprio tornaconto che ad altro, deporre un fiore a San
Lorenzo ha un impatto mediatico indiscutibile. Ma il punto non è se l'immigrato
di turno abbia commesso un reato in Italia.
Ogni crimine va punito senza
considerare il colore della pelle ne' la bandiera. Il resto è ipocrisia
spicciola. Scriveva Luigi Pirandello in "Uno, nessuno è centomila":
"Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai
tante maschere e pochi volti". L'amara realtà è che le maschere sono
troppe. Di volti non si vede neppure l'ombra.
Cleopatra, lunedì
29/10/2018
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