Quattro anni dopo il suo acclamato album Escape From Evil, Lower Dens è orgoglioso di annunciare The Competition,
il nuovo album in uscita il 06 settembre su Ribbon Music/Domino. Il
primo brano dell'album, "Young Republicans" parla di quella parte
elitaria della società che consuma, sia figurativamente che
letteralmente, le classi più basse.
The Competition
è un album pop con un concept che ha un’urgenza sia politica che
emotiva. Per definizione, la “competizione” è la forza trainante del
capitalismo moderno e il titolo è il termine che il cantante e autore
Jana Hunter utilizza per il fenomeno sociopsicologico che esso genera,
una specie di piscosi che accelera le nostre insicurezze e le nostre
ansie fino al sovraccarico totale, corrodendo le nostre intimità, le
nostre comunità e la nostra identità, il nostro senso del sé.
“I
problemi che hanno influenzato la mia vita,” dice Hunter, “nel bene e
nel male, hanno a che fare con la mia provenienza da una famiglia e da
una cultura intrise completamente di questa mentalità competitiva. Ero
selvaggia e soffrivo molto da bambina; la vita a casa era deprimente e
la canzoni pop erano una fuga garantita in uno spazio mentale dove la
bellezza, la meraviglia e l’amore erano possibili. Volevo scrivere
canzoni che avessero il potenziale per fare tutto questo.”
In effetti, The Competition potrebbe essere l’album più vulnerabile e pieno di hook accattivanti (un disco pop di resistenza) di questo 2019.
Il
disco parla, in vari modi, della necessità di ciò che Hunter descrive
come “de-condizionare socialmente noi stessi e imparare ad essere
persone.” Spaziando dal campo personale a quello politico, ogni canzone è
legata a un tema che esprime la connessione con gli altri brani. I
testi sono intrisi di umorismo e immagini viscerali, a volte grottesche:
“I stood there stupefied by your pretty face/And spitting blood onto your shirt and your pretty face/I said I might love you,” canta Hunter in “Buster Keaton”. E su “Empire Breakdon” (che parla di rovesciare i plutocrati) dice: “Look them in the eyes when they push you/Off the raft and make them watch you drown.”
Musicalmente
i gusti di Hunter sono sempre stati piuttosto omnicomprensivi (i
preferiti: serpentwithfeet, Hand Habits, Travis Scott, Faten Kanaan, and
Elon Battle, aka :3LON – che appare su “I Drive” e su altri tre brani
del disco). Questi e altri artisti hanno spinto i Lower Dens a
sperimentare sovrapponendo strati di suoni preregistrati, performance,
strumenti midi e synth. Il risultato è un album pop che unifica temi e
atmosfere, e vi ingoia: i brani sono intrisi di dense chitarre, basso e
batteria ma anche di strumenti a fiato e accordion.
The Competition
distilla tutti questi temi e influenze in un insieme straordinariamente
coeso. Racconta l’umanità incasinata e vulnerabile in momento di
sconvolgimenti e caos attraverso canzoni intense di quattro minuti
destinate a dare sì piacere ma anche a provocare l’autoanalisi. Esprime
anche un’epifania: abbiamo bisogno di una compassione radicale e
incondizionata per noi stessi se voglia re-immaginare una nuova società…
Blackswan, sabato 01/06/2019
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