Matteo Salvini è un irriducibile tanto quanto
l’altro Matteo. E l’aggettivo in questo caso non ha affatto
un’accezione positiva. Non passa giorno in cui il petulante segretario
del Carroccio non se ne esca con qualche ingegnosa trovata per tenersi
in esercizio nella campagna elettorale a oltranza. E così, c’è chi segue
tutorial per tenere in allenamento gambe, addome e glutei e chi, come
il Capitano Apri e Chiudi che impiega il proprio tempo, non certo in
sane letture o in momenti di introspezione, ma sparando nel mucchio al
solo scopo di mettere sulla graticola il premier Conte e l’esecutivo.
La saggezza non è un tratto distintivo di Salvini e questo ormai è fin
troppo chiaro. Incurante degli appelli all’unità nazionale rivolti dal
Presidente della Repubblica Mattarella, il Felpato, in evidente crisi di
consensi, non potendo attualmente gettare la croce sugli immigrati, si
vede costretto a rimestare nel cilindro per trovare altri conigli da
esibire con la consueta protervia che lo contraddistingue. È ritornato
in voga il tema dell’antieuropeismo per la gioia dei sovranisti vicini e
lontani al punto che senza mezze misure se ne esce sui social con una
considerazione che lascia poco spazio a dubbi:”Prima sconfiggiamo il
virus, poi ripensiamo all’Europa. E se serve, salutiamo. Senza neanche
ringraziare. Ma andate a c....e”. E non ancora pago, si atteggia a uomo
timorato di Dio recitando con la regina del trash Barbara D’Urso
l’Eterno Riposo e invocando l’apertura delle chiese in occasione delle
imminenti festività pasquali.
“Non vedo l’ora che la scienza e il buon
Dio, perché la scienza da sola non basta, sconfiggano questo mostro per
tornare a uscire. Ci avviciniamo alla Santa Pasqua e occorre protezione
del Cuore Immacolato di Maria”. In tema di “fenomeni”, l’altro Matteo
invece si eleva a scienziato alla stregua di un Burioni qualunque.
Secondo il Nobel della Scienza, bisogna riaprire il 14 aprile, ossia il
martedì successivo a Pasquetta. I settantenni dovranno uscire due
settimana più tardi. Una riflessione a questo punto è doverosa: la
pandemia dovrebbe allentare il nostro senso di finitezza biologica
suggerendoci una maggiore solidarietà ed empatia emotiva. Un’occasione
che certuni non sanno cogliere perché non hanno il senso del limite.
Cleopatra, lunedì 06/04/2020
1 commento:
Quando sarà passata l'emergenza sanitaria, e di tutta questa faccenda inizierà ad occuparsi la magistratura, ne vedremo delle belle.
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