lunedì 6 aprile 2020

IL MEGLIO DEL PEGGIO



Matteo Salvini è un irriducibile tanto quanto l’altro Matteo. E l’aggettivo in questo caso non ha affatto un’accezione positiva. Non passa giorno in cui il petulante segretario del Carroccio non se ne esca con qualche ingegnosa trovata per tenersi in esercizio nella campagna elettorale a oltranza. E così, c’è chi segue tutorial per tenere in allenamento gambe, addome e glutei e chi, come il Capitano Apri e Chiudi che impiega il proprio tempo, non certo in sane letture o in momenti di introspezione, ma sparando nel mucchio al solo scopo di mettere  sulla graticola il premier Conte e l’esecutivo.

La saggezza non è un tratto distintivo di Salvini e questo ormai è fin troppo chiaro. Incurante degli appelli all’unità nazionale rivolti dal Presidente della Repubblica Mattarella, il Felpato, in evidente crisi di consensi, non potendo attualmente gettare la croce sugli immigrati, si vede costretto a rimestare nel cilindro per trovare altri conigli da esibire con la consueta protervia che lo contraddistingue. È ritornato in voga il tema dell’antieuropeismo per la gioia dei sovranisti vicini e lontani al punto che senza mezze misure se ne esce sui social con una considerazione che lascia poco spazio a dubbi:”Prima sconfiggiamo il virus, poi ripensiamo all’Europa. E se serve, salutiamo. Senza neanche ringraziare. Ma andate a c....e”. E non ancora pago, si atteggia a uomo timorato di Dio recitando con la regina del trash Barbara D’Urso l’Eterno Riposo e invocando l’apertura delle chiese in occasione delle imminenti festività pasquali. 

“Non vedo l’ora che la scienza e il buon Dio, perché la scienza da sola non basta, sconfiggano questo mostro per tornare a uscire. Ci avviciniamo alla Santa Pasqua e occorre protezione del Cuore Immacolato di Maria”. In tema di “fenomeni”, l’altro Matteo invece si eleva a scienziato alla stregua di un Burioni qualunque. Secondo il Nobel della Scienza, bisogna riaprire il 14 aprile, ossia il martedì successivo a Pasquetta. I settantenni dovranno uscire due settimana più tardi. Una riflessione a questo punto è doverosa: la pandemia dovrebbe allentare il nostro senso di finitezza biologica suggerendoci una maggiore solidarietà ed empatia emotiva. Un’occasione che certuni non sanno cogliere perché non hanno il senso del limite.

Cleopatra, lunedì 06/04/2020

1 commento:

Ezzelino da Romano ha detto...

Quando sarà passata l'emergenza sanitaria, e di tutta questa faccenda inizierà ad occuparsi la magistratura, ne vedremo delle belle.