lunedì 2 novembre 2020

IL MEGLIO DEL PEGGIO

 


Davvero strano questo Paese. Di fronte a uno spartiacque come la pandemia, uno si aspetterebbe ragionevolmente che i politici di ogni colore e credo facciano fronte comune. Pia illusione, ahinoi. Non pretendiamo certo una resipiscenza da parte di gente come Salvini o Meloni che folgorati sulla via di Damasco si adoperino per l’armonia comune, ma un po’ di buon senso, si’. In latino si dice: necesse est. E invece con profondo rammarico misto a rassegnazione, si registra un parossismo nei toni che mal si concilia con il clima di esasperazione che aleggia da nord a sud dello Stivale. 

È uno spettacolo disgustoso o, per dirla eufemisticamente, una pochade i cui protagonisti si contendono il palmares dell’indecenza. Prendiamo il senatore di Rignano, ad esempio. Quello che farebbe parte della maggioranza di governo (a giorni alterni), il cui unico trastullo è creare azioni di disturbo solo per dimostrare di esistere. All’indomani dell’approvazione del Dpcm del 25 ottobre, fa il solito intervento a gamba tesa:”Il Dpcm è sbagliato perché non poggia su dati scientifici ma sulle ansie di alcuni ministri preoccupati...” E rincara la dose sul Premier:” Vorrei ricordare che senza i miei giochini politici di un anno fa, oggi Conte farebbe il professore all’università di Firenze e in queste ore si occuperebbe di come funziona la didattica a distanza online da Novoli, non di Dpcm”. Segue l’altro “campione”, il Capitan Fracassa (Salvini), quello dei comizietti e degli assembramenti senza mascherina e distanziamenti, divenuto ultimamente virologo honoris causa. In occasione dell’ennesima boutade, il ”Salvioni” se ne esce con questa sortita:” Che cosa è stato fatto in questi 6 mesi per prevenire la seconda ondata?”. 

Solo per chi si fosse perso qualche puntata, ricordo che il Leghista disse qualche mese fa: “Ma perché dovrebbe esserci una seconda ondata?”. Tralasciamo poi il tweet sull’attentato a Nizza in cui chiede scusa al popolo francese e ai familiari delle vittime a nome di Conte e Lamorgese. È meglio astenersi da commenti. Per concludere questa kermesse di illuminati, un cenno lo merita la virago tascabile della destra italiana. Giorgia, la madre, la donna, la cristiana che aggiunge la ciliegina sulla torta: “Se si chiude l’Italia è colpa del governo. Si voti nel 2021”. Una considerazione: la pandemia finirà ma la pandemenza, come qualcuno ha definito l’attuale situazione politica italiana, resisterà. Persino al vaccino quadrivalente potenziato.

Cleopatra, lunedì 02/11/2020

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