Le radici e la terra. Il desiderio di fuga. Basta leggere il testo di "Abilene", quarta traccia di I Walked With You A Ways, album di debutto del duo composto da Jess Williamson e Katie Crutchfield, alias Waxahatchee, per comprendere quale sarà il cuore della narrazione delle due songwriter. Sono i luoghi della nostalgia, quelli che evocano ricordi, quelle immagini che restano chiarissime nella memoria, qualunque cosa accada: “Piangendo in autostrada con i finestrini abbassati, Sarei rimasta lì per sempre, finché morte non ci separi. Texas nel mio retrovisore, pianura nel mio cuore”. Un verso bellissimo e sofferto, che ci prende per mano e ci porta in giro per le lunghe e tortuose strade del Texas, in un mondo dal sapore antico, in cui sono le piccole cose a pungolare la malinconia: una caffetteria, un negozio di liquori, le verande su giardini di erba secca da annaffiare, i panni appesi a uno stendibiancheria con mollette arrugginite, gli spazi immensi, i cieli stellati, miglia e miglia di solitudine e silenzio.
Un racconto che è quasi un tiro alla fune tra il dolore di lasciare indietro le proprie radici e l’ambizione di una vita che ti porta lontano, a cercare un futuro migliore in luoghi che non siano persi per sempre in un immutabile immobilismo. "Il Texas nel mio retrovisore, pianura in il mio cuore": in questo verso, convivono il triste omaggio alla cultura e alla tradizione che vengono lasciate alle spalle, e un inno di vibrante speranza per un futuro che aspetta, là, in fondo all’orizzonte.
Una duplicità emotiva che trova esposizione cristallina grazie alle tipiche formule espressive dell’alt country e dell’americana, che in I Walked With You A Ways, però, si scuotono di dosso la polvere dell’usura e stanche declinazioni, e appaiono ringiovanite e pimpanti. Tra Jess Williamson e Katie Crutchfield l’intesa è totale, sincronizzata, oserei dire, e la capacità di essere immerse nella tradizione senza replicare stanchi canovacci è figlia di due sensibilità che non rinnegano il proprio dna, ma che sono anche strettamente connesse al presente, tanto da poter replicare i truismi melodrammatici della musica country senza perdere un briciolo di credibilità. Il risultato è una raccolta ariosa di brillanti canzoni, capaci di evocare, attraverso colorate istantanee della vita del sud: in "No Record of Wrongs", è una "sigaretta in una pianta in vaso", sono “fichi maturi” in "Summer Sun" e “le notti calde” a Beaumont in "Bellafatima". In queste fotografie, puoi sentire il vento che soffia attraverso le note, un senso libertà, fresco e appagante.
Come è succcesso in passato per album l’esordio delle Highwomen, il supergruppo country composto da Brandi Carlile, Natalie Hemby, Maren Morris e Amanda Shires, I Walked with You a Ways si pone come uno spazio speciale dove due artiste, che di solito operano separatamente, possono allungare le gambe insieme. E lo fanno con tanta convinzione che questo disco è molto di più della somma delle due parti. Che sia l'inizio di una bella amicizia musicale o solo un fuoco di paglia, questo esordio resta, in ogni caso, uno dei dischi country dell’anno, un album suggestivo e ricco di fascino, la dimostrazione che quando due musicisti ci mettono il cuore, le distanze si azzerano, e il punto di contatto può produrre grande musica.
VOTO: 8
Blackswan, martedì 22/11/2022
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