Il 19 Aprile 1824, il poeta inglese Lord Byron muore a Missolungi, in Grecia, a causa di gravi febbri reumatiche. Ma cosa ci faceva Byron in Grecia?
Combatteva, e combatteva per l'indipendenza della Grecia dall'Impero Ottomano.
Cosa lo spinse a tanto sacrificio? Perche', peraltro nel momento piu' alto della propria fama, decide di imbarcarsi e combattere per la liberta' di un altro Paese?
La risposta si trova in quella corrente di pensiero, che nacque alla fine del diciottesimo secolo in molti paesi Europei, conosciuta come Filoellenismo. Sentimento di vicinanza di natura artistica, lettararia e culturale alla Grecia antica ma anche moderna. Si crede sostanzialmente che la Grecia sia la culla della civilta' europea. Ed allora, come nacque tale sentimento in tutta Europa?
Verso la fine del 700 ed agli inizi dell'800 i nobili europei solevano viaggiare per l'Europa mediterranea, il cosidetto "Gran Tour", che diede vita a una folta letteratura di viaggio, e proprio la Grecia era una delle tappe piu' importanti di questi "scappate culturali" nel sud Europeo. Le misere condizioni in cui si trovavano a vivere i greci sotto il regno Ottomano colpirono molto le coscienze delle aristocrazie europee. Inoltre, nello stesso periodo sono numerose le scoperte archeologiche che riportano all luce tesori e monumenti dell'antica civilta' ellenistica, che colpiscono molto l'immaginario collettivo. Da qui nasce il sentimento filoellenico, che appoggia il nazionalismo greco e che anche auspica il ritorno di questo popolo agli antichi splendori.
Ma come spesso accade, gli interessi pratici e politici iniziarono a prevalere sugli ideali romantici. La rivoluzione greca e' il primo moto di indipendenza a scoppiare in Europa e soprattutto ad avere successo. Inizia nel Marzo del 1821 con varie insurrezioni nel Peloponneso e viene immediatamente riconosciuta dalla Russia dello Zar Alessandro, molto interessata al raggiungimento del Bosforo. L'Inghilterra lo fara' solo due anni dopo. Sono tre le grandi potenze europee che intervengono in questa guerra: la Russia per arginare l'impero Ottomano da una parte e per mire espansionistiche verso l'Egeo dall'altra, la Francia e l'Inghilterra per gli stessi motivi "antiturchi", ma soprattutto per arginare la stessa Russia e la sua espansione non desiderata nel Mediterraneo.
La guerra e' subito cruenta e vari episodi di estrema violenza la contraddistinguono, come per esempio il massacro degli abitanti dell'isola di Chio da parte dei Turchi, immortalato nella famosa tela del pittore francese Delacroix.
Le notizie di quel che accade in Grecia circolano per tutta Europa ed alimentano non poco quel sentimento filollenista e nazionalista. Molti intellettuali italiani si occupano della lotta per la liberta' della Grecia nelle loro opere (Foscolo e Monti gli esempi piu' importanti). Altri, come Lord Byron, di cui abbiamo detto, decidono di imbarcarsi ed impugnare le armi per combattare personalmente per quegli ideali di liberta' e democrazia che il filoellenismo porta con se'. Insomma un vero e proprio volontariato filoellenico internazionale. Qualcosa di simile si vedra' un secolo dopo durante la Guerra Civile Spagnola, quando volontari di tutto il mondo corsero in Spagna per lottare per la causa Repubblicana.
L'indipendenza della Grecia si raggiunge nel 1830, ma le molte turbolenze interne allo Stato appena nato offrono alle potenze europee il pretesto per imporre alla Grecia una monarchia, sul cui trono viene posto il principe Ottone di Baviera nel 1932, anno in cui viene firmato il trattato di Costantinopoli con cui anche l'impero Ottomano riconosce il nuovo Stato.
Una volta raggiunta l'indipendenza il sentimento filoellenico inizia ad affievolirsi in tutta Europa, tranne che in Italia, dove la lotta Risorgimentale inizia a prendere corpo e la indipendenza greca viene vista come esempio di sacrificio popolare e capacita' rivoluzionaria cui guardare.
Offhegoes, martedì 06/06/2023
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