Sembrerebbe roba da vecchi nostalgici anni ’70, e forse in parte lo è. Eppure, visto il successo del duo londinese, il gradimento risulta essere trasversale, grazie a una proposta, rifinita in dieci anni di carriera, che ha il merito di essere incredibilmente orecchiabile, buona per tutti i palati, nonostante l’altissima qualità del songwriting e un cesello strumentale formidabile.
I Young Gun Silver Fox sono una coppia formata dal frontman dei Mamas Gun, Andy Platts, e dall'artista/autore/produttore Shawn Lee. I due hanno già pubblicato quattro album acclamati dalla critica e di grande successo commerciale, e con questo nuovo Pleasure, è evidente che la loro traiettoria ascendente è destinata a continuare, offrendo ancora una volta il loro sound unico: un cocktail eclettico di yacht rock, funky e blue-eyed soul, che ha mandato a memoria la lezione di artisti quali Steely Dan, Christopher Cross, Earth Wind & Fire, Stevie Wonder e Brian Wilson.
Un
suono classicissimo, eppure, ancora, incredibilmente necessario, una
via di fuga da un mondo roboante, in cui le vite delle persone sono
costrette in un frullatore troppo veloce e logorante. La musica dei
Young Gun Silver Fox, come recitava una vecchia pubblicità italiana,
sembra essere concepita apposta contro il logorio della vita moderna, è
una pausa dagli affanni, una sosta da un girovagare senza senso, che
restituisce un po’ di quella bellezza che andiamo progressivamente
dimenticando. Nulla di nuovo, nulla di sperimentale, sia bene inteso,
semplicemente il riappropriarsi del proprio tempo di qualità, attraverso
canzoni che creano un immaginario composto dalla dolcezza ventilata di
un’estate al mare, di gite in barca e tramonti da esplorare con gli
occhi persi all’orizzonte, di feste sulla spiaggia, mentre nel cuore
della notte la risacca accompagna l’eccitazione di groove eleganti,
stilosi nel loro completo di lino bianco.
Registrato in parte separatamente, attraverso lo scambio di file, e in parte nello studio di Platts, The Prairie, l’album si apre con il singolo principale "Stevie e Sly", canzone che rende omaggio a due giganti della musica, citandoli ma creando un approccio ritmico personalissimo. Apparentemente funk da cocktail party, che invece risucchia l’effimero dell’occasione in un groove irresistibile, tanto che ascoltata una volta, sfido chiunque a resistere dal metterla in loop per altre dieci.
"Pleasure", basta il titolo a farlo capire, è un cestino di ciliege, ne assaggi una e non smetti di mangiarle. "Born To Dream" è allegra e confortevole al contempo, ricorda i Doobie Brothers e Christopher Cross, ascolti di cinquant’anni fa, che riprendono vita con un vigore che lascia a bocca aperta.
Gli arrangiamenti per fiati brillano grazie a un affiatato trio di musicisti ospiti, ma a parte questo, sono Platts e Lee a gestire lo spettacolo: producono, suonano e si occupano della parte tecnica con una consapevolezza superiore e un'anima vintage nelle vene.
Ecco, allora, che per i nostalgici degli Steely Dan gli intrecci vocali della conclusiva "One Horse Race" o la malinconia soffusa di "Late Night Last Train", che fluttua con un'intimità onirica, coronata da un solo di chitarra che sembra sprigionato dall'etere, sarà come potersi abbeverare nuovamente alla fonte della vita eterna, mentre "Burning Daylight" consolerà i fan degli Earth, Wind & Fire (incredibile l’arrangiamento di fiati), che ritroveranno un suono antico riletto con sensibilità blue-eyed soul.
E se chiudete gli occhi, si può anche immaginare di ballare su una rotonda affacciata sul mare, mentre la brezza della notte porta con sé funk sinuosi glitterati di polvere di stelle anni ’70 ("Holding Back The Fire"), o stilosissimi midtempo, tutto gel e completo nero su giacca bianca, come quando quegli anni erano rivisitati dalla coolness dandy di Robert Palmer ("Just For Pleasure").
Il risultato è un disco che sfida le tendenze del momento, riportando in vita un mondo lontano, che, senza prendersi troppo sul serio, finisce comunque per essere dolce lenimento per l’anima: Pleasure è caldo, melodico e avvolgente. E’ pura evasione, e un promemoria che la musica di qualità non passa mai di moda, ma continua a far stare maledettamente bene chi l’ascolta.
Voto: 8
Genere: Yacht Rock, Funky, Soul, Pop
Blackswan, giovedì 26/06/2025
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