Il
titolo "Dirty Water", hit degli Standells datata 1965, si riferisce al
notoriamente inquinato Charles River di Boston, che, ai tempi, era
diventato un ricettacolo di rifiuti industriali. La canzone, tuttavia,
suona come una celebrazione di Boston, e non contiene alcun monito o
riflessione ecologica.
"Amo quell'acqua sporca
Boston, sei casa mia"
Un
omaggio alla città, dunque, la cui sporcizia è un elemento distintivo
ma anche un connotato affettivo: sarà anche sporca, ma è casa mia e la
amo comunque. Questo il succo.
La
canzone, nel corso degli anni, è diventata un inno di Boston e un
motivo di orgoglio per la città, e ciò nonostante sia stata scritta ed
eseguita da ragazzi californiani, che di Boston conoscevano poco o
niente.
Gli
Standells, infatti, erano una garage band di Los Angeles e "Dirty
Water" è considerato un super classico del genere. Per chi non mastica
troppo la materia, il garage rock (nome che deriva dall’abitudine di
musicisti amatoriali di suonare nei garage di casa) fu in voga tra la
fine degli anni '50 e l’inizio anni '60 e annoverò fra le sue fila band
seminali come The Wailers, The Kingsmen, The Trashmen e, appunto, The
Standells (recentemente il genere è stato riportato in auge da gruppi
come The Strokes, The White Stripes, The Von Bondies e The Detroit
Cobras, solo per citarne alcune).
La canzone fu composta dal produttore degli Standells, Ed Cobb, un altro californiano che un tempo faceva parte dei Four Preps e che è passato alla storia per aver scritto anche la celebre "Tainted Love", registrata originariamente dalla cantante soul Gloria Jones nel 1964, ma che divenne un successo clamoroso grazie ai Soft Cell di Mark Almond, nel 1981.
Cobb scrisse "Dirty Water" durante una visita a Boston che finì male. "Ero con una ragazza", disse alla rivista Blitz. "Due tizi hanno cercato di aggredirci, ma sono scappati. Così, quando sono tornato in hotel, ho scritto la canzone".
Un po’ come se un musicista palermitano celebrasse Milano decantando le
acque del Lambro (che, fortunatamente, così sporco non è), dopo aver
subito una tentata rapina.
Quindi,
ricapitolando: il fiume è sporco, il brano nasce da un’aggressione
avvenuta nelle strade di Boston, il protagonista è circondato da
rapinatori e ladri (“muggers and thieves”), fa fatica a rimorchiare perché le ragazze non possono uscire di casa (il verso "Frustrated women have to be in by 12 o'clock"
si riferisce al coprifuoco osservato all'epoca dalle studentesse della
Boston University), mentre sulla città aleggia ancora l’incubo dello
strangolatore (“have you heard about the strangler?”, con
riferimento a Albert DeSalvo, serial killer arrestato nel 1964). Ciò
nonostante, il ragazzo della canzone è felice di vivere in questa
squallida città. Beato lui.
"Dirty Water" fu pubblicata per la prima volta alla fine del 1965 dall'etichetta Tower, una sussidiaria della Capitol Records, e il brano debuttò il 30 aprile 1966 nelle classifiche Cash Box, raggiungendo l'ottavo posto. Conquistò, poi, l’undicesima piazza anche nella classifica dei singoli di Billboard, l'11 giugno dello stesso anno.
Un
grande successo per una band che fino ad allora si era sempre
posizionata nelle parti bassissime della charts statunitensi, che fu
replicato anni dopo, quando la canzone venne adottata dalle squadre
sportive professionistiche di Boston. La squadra di baseball dei Boston
Red Sox fu la prima a utilizzarla, suonandola dopo le vittorie
casalinghe del 1997. Seguirono l'esempio anche la squadra di basket dei
Celtics e la squadra di hockey dei Bruins, rendendola la canzone più
associata allo sport di Boston e, di conseguenza, alla città nel suo
complesso. Queste squadre divennero molto forti negli anni tra il 2000 e
il 2010, vincendo i campionati a mani basse, il che contribuì a far
crescere ulteriormente l'entusiasmo per "Dirty Water".
Una nota di colore. Gli Standells, all’apice del successo, fecero apparizioni in film di serie B degli anni '60 come Get Yourself a College Girl e Riot on Sunset Strip. Il top, però, lo raggiunsero per essere apparsi nella seguitissima serie TV I mostri, episodio n. 26 intitolato "I mostri più strani!" (serie tv passata anche da noi, una prima volta, negli anni ’70, e poi, anche nel decennio successivo). In quell'episodio, gli Standells interpretano se stessi e offrono alla famiglia Munster una bella somma per usare la loro casa come studio di registrazione per una settimana. La famiglia Munster accetta e va ad alloggiare in un hotel, ma la nostalgia per la loro abitazione li fa rientrare a casa prima del previsto, solo per scoprire che gli Standells stanno organizzando uno scatenatissimo party.
Blackswan, lunedì 03/11/2025
