lunedì 3 novembre 2025

The Standells - Ditry Water (Tower, 1965)


 

Il titolo "Dirty Water", hit degli Standells datata 1965, si riferisce al notoriamente inquinato Charles River di Boston, che, ai tempi, era diventato un ricettacolo di rifiuti industriali. La canzone, tuttavia, suona come una celebrazione di Boston, e non contiene alcun monito o riflessione ecologica.

"Amo quell'acqua sporca

Boston, sei casa mia"

Un omaggio alla città, dunque, la cui sporcizia è un elemento distintivo ma anche un connotato affettivo: sarà anche sporca, ma è casa mia e la amo comunque. Questo il succo. 

La canzone, nel corso degli anni, è diventata un inno di Boston e un motivo di orgoglio per la città, e ciò nonostante sia stata scritta ed eseguita da ragazzi californiani, che di Boston conoscevano poco o niente.

Gli Standells, infatti, erano una garage band di Los Angeles e "Dirty Water" è considerato un super classico del genere. Per chi non mastica troppo la materia, il garage rock (nome che deriva dall’abitudine di musicisti amatoriali di suonare nei garage di casa) fu in voga tra la fine degli anni '50 e l’inizio anni '60 e annoverò fra le sue fila band seminali come The Wailers, The Kingsmen, The Trashmen e, appunto, The Standells (recentemente il genere è stato riportato in auge da gruppi come The Strokes, The White Stripes, The Von Bondies e The Detroit Cobras, solo per citarne alcune). 

La canzone fu composta dal produttore degli Standells, Ed Cobb, un altro californiano che un tempo faceva parte dei Four Preps e che è passato alla storia per aver scritto anche la celebre "Tainted Love", registrata originariamente dalla cantante soul Gloria Jones nel 1964, ma che divenne un successo clamoroso grazie ai Soft Cell di Mark Almond, nel 1981.

Cobb scrisse "Dirty Water" durante una visita a Boston che finì male. "Ero con una ragazza", disse alla rivista Blitz. "Due tizi hanno cercato di aggredirci, ma sono scappati. Così, quando sono tornato in hotel, ho scritto la canzone". Un po’ come se un musicista palermitano celebrasse Milano decantando le acque del Lambro (che, fortunatamente, così sporco non è), dopo aver subito una tentata rapina.

Quindi, ricapitolando: il fiume è sporco, il brano nasce da un’aggressione avvenuta nelle strade di Boston, il protagonista è circondato da rapinatori e ladri (“muggers and thieves”), fa fatica a rimorchiare perché le ragazze non possono uscire di casa (il verso "Frustrated women have to be in by 12 o'clock" si riferisce al coprifuoco osservato all'epoca dalle studentesse della Boston University), mentre sulla città aleggia ancora l’incubo dello strangolatore (“have you heard about the strangler?”, con riferimento a Albert DeSalvo, serial killer arrestato nel 1964). Ciò nonostante, il ragazzo della canzone è felice di vivere in questa squallida città. Beato lui.

"Dirty Water" fu pubblicata per la prima volta alla fine del 1965 dall'etichetta Tower, una sussidiaria della Capitol Records, e il brano debuttò il 30 aprile 1966 nelle classifiche Cash Box, raggiungendo l'ottavo posto. Conquistò, poi, l’undicesima piazza anche nella classifica dei singoli di Billboard, l'11 giugno dello stesso anno.

Un grande successo per una band che fino ad allora si era sempre posizionata nelle parti bassissime della charts statunitensi, che fu replicato anni dopo, quando la canzone venne adottata dalle squadre sportive professionistiche di Boston. La squadra di baseball dei Boston Red Sox fu la prima a utilizzarla, suonandola dopo le vittorie casalinghe del 1997. Seguirono l'esempio anche la squadra di basket dei Celtics e la squadra di hockey dei Bruins, rendendola la canzone più associata allo sport di Boston e, di conseguenza, alla città nel suo complesso. Queste squadre divennero molto forti negli anni tra il 2000 e il 2010, vincendo i campionati a mani basse, il che contribuì a far crescere ulteriormente l'entusiasmo per "Dirty Water".

Una nota di colore. Gli Standells, all’apice del successo, fecero apparizioni in film di serie B degli anni '60 come Get Yourself a College Girl e Riot on Sunset Strip. Il top, però, lo raggiunsero per essere apparsi nella seguitissima serie TV I mostri, episodio n. 26 intitolato "I mostri più strani!" (serie tv passata anche da noi, una prima volta, negli anni ’70, e poi, anche nel decennio successivo). In quell'episodio, gli Standells interpretano se stessi e offrono alla famiglia Munster una bella somma per usare la loro casa come studio di registrazione per una settimana. La famiglia Munster accetta e va ad alloggiare in un hotel, ma la nostalgia per la loro abitazione li fa rientrare a casa prima del previsto, solo per scoprire che gli Standells stanno organizzando uno scatenatissimo party.

 


 

 

Blackswan, lunedì 03/11/2025