venerdì 24 giugno 2011

INTERCETTAZIONI E MANOVRE

C’è bisogno davvero delle intercettazioni per avere la giusta dimensione del trivio entro il quale si muove la nostra politica ? Così d’istinto direi di no,perché,come dice sempre Travaglio,certa gente non c’è bisogno di intercettarla,basta lasciarla parlare in televisione o sui giornali per renderci conto di quale sia il livello.Eppure,pur concordando con il giornalista torinese,il dovere di cronaca ( dei giornalisti ) e il diritto all’informazione ( dei cittadini ) sono beni che devono essere salvaguardati con fermezza,soprattutto in questa nostra Repubblica delle banane,alla quale ormai sono rimaste solo le banane.Ha voglia Alfano di discettare su l’irrilevanza dei fatti contenuti nelle intercettazioni e del carattere privato delle conversazioni.Privato,una ceppa.Se Masi e Bisignani cercano di cacciare Santoro dalla Rai,non c’è nulla di privato,perché stanno giocando coi soldi pubblici e con il mio diritto ad essere informato.Pertanto,se da un lato non mi interessa in fico secco di leggere il dialogo fra due idioti che ci illustrano quanto sia brutta e zoccola la Brambilla( cosa peraltro che ho sempre considerato un dogma ), pretendo invece di sapere nel modo più esaustivo possibile cosa questi signori fanno o faranno con i miei soldi.Ma il Popolo delle Libertà,lo sappiamo bene,è sensibile solo alla libertà del padrone e della cricca.Ecco perché,nonostante il paese sprofondi giorno dopo giorno in una palude di merda,la priorità del governo è diventata improvvisamente il ddl sulle intercettazioni.Mi sembra giusto:decisi e compatti quando si devono salvare il culo,confusi ed evasivi quando devono delineare i confini di una manovra finanziaria da 40 mld di euro ( i meno ottimisti parlano di 60 mld ) che,indovinate un po’ ?,finirà,more solito,sul groppone dei soliti noti (cioè,noi ).Si,perché questo consesso di mestieranti della politica,che in vent’anni si è mangiato tutto e adesso non sa più come tirare a campare,ha in testa un progettino niente male.Si riempivano la bocca con lo slogan populista “ non metteremo le mani nelle tasche degli italiani “,e oggi son lì a dire,con l’aria contrita di chi soffre e partecipa con disappunto,che tagliare le tasse non è possibile.E che fanno quindi ? Mano alle pensioni ( qui il rischio è di lavorare fino al giorno in cui avremo bisogno di una badante per andare in ufficio o in fabbrica ) e deliranti proposte sugli scaglioni Irpef.Di combattere seriamente l’evasione fiscale,nemmeno se ne parla,forse perché l’argomento per questa gente assume i caratteri contro natura dell’incesto.E quando gli suggerisci che una patrimoniale,ancorchè temporanea,potrebbe essere la soluzione a tutti i problemi,ti guardano come se avessi bestemmiato in chiesa,dopo esserti sciacquato le palle con l’acqua santa.Scherzi se pensi di poter toccare i privilegi di chi vive nel lusso.Meglio accanirsi contro chi fa fatica a sbarcare il lunario.In culo allo sviluppo di un paese che non cresce più da almeno dieci anni.

Blackswan, venerdì 24/06/2011

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