venerdì 22 luglio 2011

Il Partenone a Helsinki?

Bene, il panico sui mercati finanziari sembra temporaneamente rientrato.
Viene varato il cosiddetto piano Marshall per salvare la Grecia e quindi stappiamo le bottiglie.
Ma la Finlandia fa sapere che a garanzia della sua partecipazione all'operazione vuole il Partenone.
O in alternativa una o due isole greche.
In questo secondo caso le isole diverrebbero, si suppone, territorio finlandese, o ne verrebbe trasferito alla Finlandia l'usufrutto, ma tutto sommato resterebbero dove sono e ci si potrebbe continuare ad andare in vacanza.
Per il Partenone non si sa, ma c'è il caso che venga smontato (in buona parte è già smontato di suo) e trasportato e poi rimontato ad Helsinki.
Trovo che in questa faccenda ci sia un simbolismo potente.
Il soldo è ormai l'unico dio, misura di tutte le cose.
Il presidente degli Stati Uniti riceve il Dalai Lama, ma lo riceve in una stanza destinata agli incontri non ufficiali, perchè non può fare incazzare i cinesi che sono i suoi principali creditori.
Quindi il soldo prevale sulla libertà e sul rispetto.
Il governo italiano viene falcidiato da scandali sempre nuovi, sia interni (Papa) sia esterni ma molto vicini (Bisignani).
Il soldo prevale sull'etica pubblica.
L'opposizione più o meno naviga nelle stesse acque, vedi il caso di Penati e soci sulle aree ex Falck, Breda e Magneti Marelli a Sesto San Giovanni.
Il soldo prevale sull'orgoglio di essere migliori degli altri.
Il premier va a puttane e tutti giustamente si scandalizzano, ma ricordiamoci che il pesce è marcio dalla testa alla coda.
Altrimenti non si spiegherebbe la notizia di oggi secondo cui c'è su Internet un grande commercio di video erotici autoprodotti con il telefonino da ragazzi e ragazze delle scuole medie, anche inferiori.
Il soldo prevale sull'etica privata.
Allora uno si chiede: ma c'è qualcos'altro oltre al soldo?
Qualcosa che si possa condividere e al tempo stesso pretendere, e che dia un senso un po' diverso alla nostra esistenza?
Mi guardo dentro e dico di sì, guardo ai miei amici e mi dico che certo, sì.
Ma se devo rapportarmi con degli sconosciuti non ho più la stessa certezza.
Si parla solo di quattrini, si bada solo a quelli.
Io ne ho rispetto, intendiamoci, non sto facendo l'elogio della santa povertà.
Avere due lire per essere liberi e sereni è perfetto, ma il guaio è che due lire non ci bastano mai.
Mentre la maggior parte del mondo viaggia a livelli di sopravvivenza, e spesso anche sotto, una minoranza di privilegiati si azzuffa per contendersi l'abbondanza e ad essa sacrifica tutto.
Eppure tra la sana ambizione che spinge a migliorare noi stessi e gli altri, e la serena accettazione della propria condizione, ci deve pur essere un punto di equilibrio.
Ci sarà senz'altro, ma pochi lo vedono ed ancor meno lo praticano.
Per quanto mi riguarda, lo cerco, e se lo trovo vi dico dov'è.
E intanto?
Mi toccherà mica andare davvero ad Helsinki per rivedere il Partenone?

Ezzelino da Romano

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