martedì 17 luglio 2012

EMERSON LAKE & PALMER - QUADRI DA UN'ESPOSIZIONE


Alzi la mano chi non ha visto almeno una volta Fantasia di Walt Disney, splendido film d'animazione musicale in cui i cartoni animati del grande fumettista americano erano commentati dall'Orchestra Sinfonica di Filadelfia alle prese con brani tratti dal repertorio di svariati autori classici. Tra i segmenti di cui era costituito il film ( otto in tutto ), il più famoso resta senz'altro quello di Topolino che, nei panni dell'apprendista stregone Yen Sid, ne combina una via l'altra al ritmo coloratissimo dell'omonimo brano del compositore francese Paul Dukas. E che dire della comica danza di struzzi, ippopotami, elefantesse e coccodrilli accompagnata dalle note de La Danza Delle Ore di Amilcare Ponchielli ? Memorabile,ricordate ? 

Eppure, tra tanti splendidi momenti, la mia fantasia di bambino ( vidi il film per la prima volta all'età di dieci anni ) rimase particolarmente suggestionata dall'ultimo episodio, Una Notte Sul Monte Calvo, storia di demoni, fantasmi e arpie che danzano nel cuore della notte fino a quando non sopraggiungono le prime luci dell'alba a interrompere il voluttuoso sabba. Mi ricordo che la vista di queste figure malvagie guidate dal demone Chernabog, se da un lato mi procurava una sorta di morbosa attrazione ( succede spesso che i bambini siano sedotti da situazioni macrabe o immagini orrorifiche ) dall'altro mi repelleva e inquietava non poco. Merito non solo dei bellissimi disegni di Disney, ma soprattutto del potente commento musicale di Modest Musorgskij, uno tra i più grandi compositori russi dell' 800 ( e primo amore classico della mia vita ). Rimasi così tanto affascinato da Musorgskij che, tornato a casa dopo il cinema, mi misi subito a spulciare nella discografia di mio padre fino a quando non trovai Quadri Da Un' Esposizione, forse l'opera più celebre del musicista di Pskov.



Fu amore a primo ascolto e, se ricordo bene, consumai così tanto il vinile, da dover chiedere all'incredulo genitore di comprarne un'altra copia ( sempre rigorosamente Deutsche Grammophon, marchiata dall'inconfondibile etichetta gialla ). La versione in mio possesso ( e quella più nota al grande pubblico ) era la rielaborazione orchestrale che della suite fece nel 1929 Maurice Ravel, mentre originariamente ( 1873 ) l'opera era stata concepita per solo pianoforte. A ispirare Musorgskij fu una mostra, allestita a Mosca e dedicata ai lavori del pittore e architetto russo Victor Alexandrovich Hartmann, morto improvvisamente l'anno precedente alla giovane età di 39 anni. Hartmann e Musorgskij oltre ad essere legati da una profonda amicizia, condividevano il medesimo progetto intellettuale: far rivivere la tradizione e la cultura russa, rifiutando ogni genere di influenza straniera. 

Modest Musorgskij
Musorgskij rimase talmente impressionato dalla forza visiva delle tele dell'amico, da volerne riprodurre le suggestioni in musica. Compose pertanto Quadri Da Un' Esposizione, dividendo la suite in sedici brani, i cui tempi venivano dettati da quelli che occorrevano per visitare la mostra : sei promenades ( cioè le passeggiate che separavano il visitatore dalle varie opere esposte e che sono caratterizzate da un medesimo tema conduttore ), e l'osservazione di dieci dei quadri dipinti da Hartmann. Se entrambe le versioni, sia quella orchestrale e che quella pianistica, hanno una forza evocativa quasi cinematografica, la seconda ha anche il merito di seguire, arditamente, la strada della sperimentazione: Musorgskij abbandona le modalità espressive romantiche, e si concentra su una tecnica pianistica, nello specifico di tipo percussivo e ricca di accordi dissonanti, che anticipa sonorità tipiche del Novecento. Quando qualche anno più tardi iniziai la mia avventura nel mondo del rock, tra i tanti gruppi progressive che affollavano la mia discoteca in erba, avevano un posto di riguardo gli ELP, supergruppo inglese composto da Keith Emerson ( Nice ), Greg Lake ( King Crimson ) e Carl Palmer ( Atomic Rooster). 



I tre ragazzi, che erano dotati di capacità tecniche mostruose, rappresentavano alla perfezione i canoni estetici pretenziosi e autoreferenziali del prog rock: composizioni studiate a tavolino, pulizia nei suoni, lunghe e ( spesso ) ampollose e magnieloquenti suite, arrangiamenti cervellotici, virtuosismi in produzione seriale e testi dagli intenti volutamente intellettualoidi. La musica degli ELP, molto più di quella di altre band, era oltretutto contaminata dalla musica classica, che faceva capolino nei loro dischi non solo come attitudine compositiva ma anche attraverso citazioni esplicite ( Emerson coi suoi Nice aveva riadattato già Bach e Rachmaninov ). E guarda caso, il loro disco più smaccatamente "classico " fu proprio una rilettura di Quadri Da Una Esposizione di Musorgskij, in chiave ovviamente rock e arricchita da qualche composizione originale del trio. L'album, registrato interamente dal vivo durante uno show tenutosi il 26 marzo del 1971 alla City Hall di Newcastle, è forse il miglior lavoro degli ELP sia per compattezza e organicità che per l'inusuale sensazione di presa diretta dell'esecuzione ( mai più così sbrigliata, a dire il vero ) che solo le performances live riescono a trasmettere. Certo, anche  per questo disco, si potranno utilizzare i consueti aggettivi con i quali si è soliti etichettare i dischi degli ELP come prodotti di geniali, ma freddissimi, esecutori: pomposo, pretenzioso, monumentale. Ma al di là del megalomane progetto, Pictures At An Exhibition ha avuto quantomeno il merito di avvicinare tanti rocker alla classica, rendendo popolare un linguaggio musicale altrimenti privilegio di una ristretta elite. L'esecuzione dei tre, peraltro, porta il virtuosismo tecnico a livelli qualitativi eccelsi : Emerson è un maestro a maneggiare tastiere e moog ( sono ancora lontani i tempi del divertissement da classifica di Honky Tonky Train Blues ), il drumming di Palmer abbina potenza e preziosismi, è compatto eppure variegatissimo, e Lake, seppur chiamato in causa come cantante solo in tre pezzi ( The Sage, The curse of Baba Yaga e The great gayes of Kiev ) accarezza le orecchie dell'ascoltatore col suo timbro cristallino e vagamente melodrammatico.

 


Blackswan, martedì 17/07/2012


17 commenti:

Nella Crosiglia ha detto...

Post semplicemente stupendo, dove si ricordano pezzi musicali e film indimenticabili. Vedi Fantasia di Disney, un capolavoro nel suo genere e l'organo sublime di Emerson... Come sempre applausi a scena aperta!

face ha detto...

mi ricordo questo album cè l avevo anche io ..un monte di tempo fa'

La firma cangiante ha detto...

Io invece mi sa che non l'ho mai ascoltato. Ho anche delle cose di ELP che comprai tempo fa e che all'epoca consumai, Tarkus o Five bridges dei Nice ad esempio ma questo mi manca.

m4ry ha detto...

Io non posso alzare la mano, perchè il cartone in questione l'ho visto e stravisto :)
In realtà i cartoni della W.D. ( e non solo ) li vedo ancora oggi e ne posseggo una gran quantità in DVD:)
La colonna sonora di Fantasia è spettacolare, e il tuo post è semplicemente bellissimo. Mi hai fatta saltellare con la mente e mi hai fatto fare giri bellissimi :)
Citando Nella : applausi a scena aperta per te :)

Lorenzo ha detto...

Quante volte ho ascoltato questo disco nella mia cameretta...ho seguito gli ELP da Tarkus fino a Brain Salade Surgery. Keith Emerson genio, gli altri, secondo me, anche molto fortunati a suonare con lui.

Elle ha detto...

eheheh volevi trarci in inganno, iniziando il post come "nostalgia" per arrivare a dire che di questo disco esistono tre versioni. Per fortuna, perché io al cinema non ci sono andata prima dei vent'anni e Fantasia non l'ho visto, la mano l'ho alzata subito, ma poi l'ho riabbassata perché il post è lungo e dovevo scorrere la pagina.
Questo post mi piace molto perché cronologicamente fai avanti e indietro attorno alla musica classica, e poi ti fermi negli anni Settanta, perché lì volevi arrivare. Non conoscevo gli ELP, però ti tengono lì per sentire al prossimo minuto cosa ti aspetta, proprio come col demone nell'episodio di Fantasia.

Valentina Orsini ha detto...

La tua cultura musicale è a dir poco sorprendente...davvero. Complimenti per questo pezzo, è un vortice di musica e cinema da far paura. D'ora in avanti ti seguirò con attenzione...;-)

Unknown ha detto...

Ok, questa volta non riuscirò ad essere diplomatico...perchè per me questa è una delle più grandi Truffe del Rock mai inscenate. Un gruppo che cerca sintesi impossibili e che getta alle ortiche tutto quello che il rock aveva rappresentato fino ad allora: semplicità, provocazione, ambiguità sessuale, beat, ripetizione, ritmo, energia.
Ci ho provato a farmeli piacere...niente da fare (a parte forse qualcosa sul lato A di Tarkus e Knife Edge sul primo, quello è un buon pezzo...).
Non sono un fan del punk ma grazie al cielo Sex Pistols e soci ci hanno almeno tolto dai piedi questa assurda magniloquenza che avrebbe finito per uccidere il Rock.

Molto meglio il tuo articolo che il loro disco, lo dico con sincerità!

Ernest ha detto...

eh eh questo post ci voleva

Sandra M. ha detto...

Da bimba mi aveva spaventato questo film...l'ho apprezzato dopo, comprando pure la "cassetta".
Per tutto il resto...sempre grandi emozioni qui, per una vecchietta come me. Mi son sparata tutto al massimo....tanto son tutti in ferie....

Dammi la manina ha detto...

Nemmeno io il film l'ho amato a prima vista. Ho dovuto farci l'orecchio ;)

Blackswan ha detto...

@ Nella : fantasia è ancora un must che ogni tanto rivedo.Gli emerson lake 6 palmer li ascolto invece molto meno,ogni tanto, per fare un pò di ripasso :)

@ Face : e che fine ha fatto ? Non lo avrai buttato,spero ? :)

@ Firma : secondo me, questo è il migliore, anche se non sono male nemmeno Tarkus e Welcome back my friends...

@ Mary : anche io ho la videoteca zeppa di cartoni.Mi sa che facciamo un pò di fatica a crescere :)

@ Lorenzo : ci sono stati anni che nella mia cameretta ascoltavo queste e altre vagonate di prog.Poi, ho scoperto anche il resto e sono uscito all'aria aperta :)

@ Elle : c'è sempre tempo per recuperare e quindi Fantasia lo puoi vedere anche oggi,che tanto diverte lo stesso.Il percorso del post è un pò tortuoso ma, come sai, appena posso, cerco di evitare la classica recensione.

@ Valentina : benvenuta e grazie per le parole gentili.:)

@ Evil Monkeys : non c'è bisogno di essere diplomatici, in questo blog si dice quel che si pensa :) io credo che il Prog abbia vissuto anni magici con gruppi che hanno donato alla musica un modo diverso,colto e interessante di fare rock.Penso ai Genesis da Nursery Crime fino all'uscita di Gabriel, penso ai King Crimson di In the Court, agli Yes di Fragile e ad altri ancora. Poi il genere si è involuto e tutto è diventato autoreferenziale e stucchevole. Questo disco a mio avviso, a parte una certa affettazione tecnica, non è poi così male,anzi. Sui Sex Pistols sono d'accordo se ci limitiamo alla pars destruens: hanno spazzato via il dinosauro prog ormai in catalessi.Però, il meglio al punk lo hanno dato altri gruppi.Grazie per il complimento :)

@ Ernest : spero di riuscire a scrivere sempre post che "ci vogliono " :)

@ Sandra : ma quale vecchietta ??? :)) E poi,tutto al massimo, lo si spara anche quando sono tutti a casa: al massimo,si bisticcia un pò :))))

@ Dammi la manina : spero,poi, ti sia piaciuto.Per me è un vero cult :))

m4ry ha detto...

Ti dirò che io sto benIssimo così... Credo che sia proprio questo il segreto della "giovinezza" eterna :)

Elle ha detto...

E come sai tu, io con gli aggettivi mi incasino, ma "tortuoso" non l'avrei detto perché lo vedo più un percorso avventuroso-affascinate.

Irriverent Escapade ha detto...

Mi sono avvicinata a Quadri di un'esposizione grazie ad un prof di musica che, in prima media in vece di frantumarci le gonadi (beh, per noi femmine, eufemisticamente parlando) con lo studio del flauto (maledetto, di plasticaccia, orribile) ci faceva ascoltare brani di musica classica e ci invitava poi a "disegnare l'ascolto".
Fantasia, poi, un must della mia infanzia..sai che, pur con una spassionata simpatia per gli elefanti in tutù che ballavano agili sulla Danza delle ore, anch'io avevo una passione particolare per Una notte sul Monte Calvo? Forse perchè si distaccava dalla rosea atmosfera che permea le produzioni Disney.
ELP non hanno un posto così rilevante nella mia storiografia musicale...ma poco importa. Con questo articolato post ho fatto una passeggiata (molto piacevole e un po' nostalgica) indietro nel tempo.
Grazie !

Unknown ha detto...

@Blackswan e pensa che a me i Sex Pistols stanno veramente "antipatici"... esagero dicendo che forse sono stati la prima Boy Band (altro contesto, altro tempo...)?
Comunque la contrapposizione punk-progressive credo sia una di quelle che ha reso molto interessante la musica (e non solo) e che tutto sommato ancora continua a farlo (un fan di certo metal epico sarebbe stato genade ammiratore di ELP, King Crimson...); un po' come quando la giovane promessa arriva ad oscurare il campione a fine carriera: il tifoso si schiera, ma alla fine quello che conta è il risultato della squadra...per quello che ci compete la buona Musica!
Alla prossima!

qualcosascrivo ha detto...

Io adoravo l'episodio dei dinosauri ed ero pure morbosamente attratta, come te, da Monte Calvo. Topolino che veniva preso a scopate però era diventato lo spauracchio delle mie malefatte ;)