Nei giorni scorsi è venuto a
mancare il portierone della Real Milano, la squadra nella quale da anni
condivido con tanti ragazzi un'emozionante avventura calcistica.
Oreste, così si chiamava, era un grande atleta, un uomo buono, un
amico. Un brutto male se l'è portato via, lasciandoci sgomenti, a fare i conti
con quella crudeltà che spesso la vita ci sputa in faccia per rammentarci della
nostra finitezza. Non è mai facile rielaborare un
lutto che ci tocca da vicino,
ma accettare la morte di qualcuno con cui abbiamo condiviso la fisicità dello sport,
quando le uniche immagini a cui eravamo
abituati erano quelle della forza, del
gesto atletico, di una passione accesa e vitale, diventa addirittura impossibile. E' il vigore della
materia, che nonostante tutto continua a prender forma e ad
animarsi, che permea i nostri sguardi
di una realtà
ormai impossibile eppure ancora presente, che per
natura è incompatibile, e sempre lo sarà, con un concetto di
vuoto, di assenza.
Avrei voluto trovare un modo per ricordare
Oreste, ma ero consapevole che non sarei mai riuscito a scegliere le parole
adeguate a raccontare il nostro dolore e a onorare la sua bellissima persona. Per questo, pubblico un pensiero di Lukino, amico e compagno di squadra, che meglio di chiunque
altro ha saputo esprimere il tormento dei nostri cuori.
Da parte mia,
Gattone, sappi solo che mi mancherai, che mi mancheranno le sigarette
fumate insieme a fine partita e quel cazzo di vocione che dalla porta arrivava come una badilata e mi sfondava i
timpani.
Giocatela al meglio anche lassù.
Ciao Portierone.
SALUTARE
salutare un amico è sempre un momento difficile. lo è quando
sei in vacanza, in pochi istanti ti passano davanti momenti splendidi appena
vissuti, chiedendoti quando vi rivedrete. allo stesso modo con la persona amata
o chiunque per noi sia importante.
la parte più complicata è salutare qualcuno sapendo che non lo
vedrai più. specialmente se quella persona era in grado di insegnarti
tanto.
non è una lettera aperta, un'analisi introspettiva di me
stesso alla ricerca di un perchè o di una risposta che possa portare pace. è
semplicemente un saluto, scritto, che mi permette di esplicitare sensazioni e
sentimenti che, a voce, spesso suonano troppo limitativi.
non sono l'unico a salutarti. al cimitero a quell'ultimo
triste saluto collettivo, c'era tantissima gente. la tua famiglia, che ha
mostrato tutta la forza di cui disponeva nell'affrontare una perdita tanto
grande, strappando, almeno da me, una sensazione di stima e forza che non
dimenticherò. A gestire il tuo addio laico c'era un frate, forse la forma della
chiesa cattolica più apprezzabile, più vicina a quello che sta alla base della
chiesa stessa, l'aiuto del prossimo, la condivisione delle sue sofferenze. si
vedeva che era un pò complicato per lui gestire il tuo saluto da persona
qualsiasi, ma immagino tu abbia sorriso a vedere quel mix tra religione e
laicità che ti ha accompagnato.
ti saluta una squadra intera, stretta attorno a te, tutti con
le nostre felpe, per quella squadra di cui tu andavi seriamente orgoglioso. Eri
il più grande, ci trattavi tutti come figli, senza la supponenza che spesso chi
è più grande mostra verso chi ha accanto. sempre con l'umilta di mostrare un
movimento in campo, una situazione economica, una parola buona e d'affetto in
qualsiasi circostanza.
per ultimo proverò a salutarti anche io. mi risulta difficile,
da te ho imparato le cose più disparate. ho imparato che il Pil mondiale è 200
volte inferiore alla capitalizzazione di borsa (deontologia economica, so che mi
avresti capito), ho imparato che l'età non ti frena, non limita desideri e
passioni, volontà. ho imparato a stare con un gruppo che hai imparato ad
amare sinceramente.. essere semplicemente uno di noi. l'umiltà e la saggezza
unite insieme, caratteristiche che normalmente viaggiano a km di distanza. ho
imparato che la tua forza è in tutti noi.. e che ci sproneresti ancora a
cercarla.
Elencare una serie di doti mi sembra banale.. c'è una cosa su
tutte che mi hai insegnato. la gioia di vivere.. non ha età, acciacchi fisici o
problemi. quella è costante.. la tua capacità di portare vicino a te le persone,
sentire la tua forza e al contempo la tua gentilezza. persone come te ce ne sono
poche. ma sei e sei stato un esempio da seguire. questo è il regalo che ci
lasci. una stella da seguire.
Ciao Oreste,
grazie di tutto e buon
viaggio!
LUKINO, 05/09/2012