venerdì 22 marzo 2013

SHOOTER JENNINGS - THE OTHER LIFE

Per capire chi sia Shooter Jennings è necessario partire da lontano e fare una premessa, che se vivessimo negli States, apparirebbe scontata e probabilmente farebbe sorridere il lettore. Questo perchè il ragazzo in questione, oltre a essere un affermato (e apprezzato) musicista e produttore di country rock  (Hellbound Glory, Fifth On The Floor), è anche il figlio di due vere icone della musica tradizionale americana : Jessi Colter e Waylon Jennings. Quest'ultimo, da sempre annoverato fra i padri della patria al pari di Johnny Cash e Willie Nelson, diede vita sul finire degli anni '60 a quella corrente musicale che viene definita Outlaw Country (country fuorilegge), che sotto l'influenza delle nascenti controculture (il movimento hippie), si opponeva ai canoni estetetici e culturali del mainstream country di Nashville, considerato ormai stereotipato e troppo conservatore. Una musica quindi, che partiva sempre dalla tradizione ma cercava anche strade di espressione diverse, sia sotto il profilo testuale (si iniziò a cantare di sesso e droga) sia compositivo (suoni meno sdolcinati e commistione con il rock). Shooter, in tal senso, ha ereditato il mestiere dai genitori e ad ascoltare quest'ultimo lavoro, sembra davvero intenzionato a continuare la modernizzazione del genere, contaminando il country con un arsenale di suoni diversi che vanno dal blues, al soul, al rock psichedelico. Una miscela che, come i riferimenti ultraterreni richiamati dal titolo dell'album, viene arrangiata con un certo gusto gotico-crepuscolare che pervade molte delle undici canzoni del cd e ne informa il packaging, macabro e lussuoso, zeppo di croci, simboli esoterici e immagini evocative dell'horror. 



A prescindere dalla confezione, che ai più, probabilmente, apparirà zarra come il protagonista del disco (Shooter ha un aspetto niente affatto conciliante), ciò che importa è che The Other Life è un album con le palle, suonato molto bene e composto da un filotto di brani di ottimo livello. Outlaw You, ad esempio, è una grande canzone, un tentativo, ottimamente realizzato, di sporcare il country con il rock e il rap (ascoltate la cadenza metrica del cantato nel ritornello). E anche Wild and Lonesome (in duetto con Patty Griffin, la cantante folk moglie di Robert Plant), nonostante imbocchi la strada più convenzionale del country-soul, ha un ritornello che entra in testa e non si scorda più. Da menzionare fra le cose migliori dell'album, anche l'intro spiazzante, psichedelica e vagamente pinkfloydiana di Flying Saucer Song, il rock alla Tom Petty dell'ottima A Hard Lesson To Learn, la title track, che starebbe molto bene in un album di Springsteen, e il cupo souther rock di 15 Million Light-Years Away, cantata in duetto con il grande Jim "Dandy " Mangrum, cantante dei Black Oak Arkansas. Un disco per appassionati di rock a stelle e strisce, ricco di spunti intelligenti e idee brillanti, che si candida per un posto d'onore tra le migliori uscite del 2013.

VOTO : 7,5


Blackswan, veberdì 22/03/2013

6 commenti:

Euterpe ha detto...

davvero bello, anche se mi ricorda tantissimo John Mellencamp

La firma cangiante ha detto...

Nel 2007 avevo ascoltato un po' The wolf del quale, devo ammettere, ora ho perso memoria completamente. Devo andare a recuperarmelo.

Shooter un po' zarro sembra ma un po' zarro va bene.

mr.Hyde ha detto...

Ottima musica.Sto ascoltando 'Wild and Lonesome' molto vicina allo stile degli Eagles.Ma sto ascoltando altro, come Gunslinger, che è un'altra cosa..Comunque è un buon lavoro di contaminazione..

Badit ha detto...

Anche a me ha ricordato J.Mellencamp,
...prelevo anch'io ;)

Blackswan ha detto...

@ Euerpe : il paragone ci sta.Il suono è americanissimo !

@ Firma :la zarrità,hai ragione, spesso è una virtù :)

@ Mr Hyde : ci stanno,secondo me, tutti i riferimenti possibili.Il suono è roots,i paragoni si sprecano. Wild & Lonesome, insieme a Outlaw You, è la mia colonna sonora di questi giorni.

@ Badit : preleva su exystence o Newalbumrealeses, dovresti trovarlo.

Adriano Maini ha detto...

Ama il country. Di sicuro più quello di Hank Williams e di Guthrie...