Per capire chi sia
Shooter Jennings è necessario partire da lontano e fare una premessa,
che se vivessimo negli States, apparirebbe scontata e
probabilmente farebbe sorridere il lettore. Questo perchè il ragazzo in
questione, oltre a essere un affermato (e apprezzato) musicista e
produttore di country rock (Hellbound Glory, Fifth On The
Floor), è anche il figlio di due vere icone della musica tradizionale americana
: Jessi Colter e Waylon Jennings. Quest'ultimo, da sempre annoverato fra i padri
della patria al pari di Johnny Cash e Willie Nelson, diede vita sul finire degli
anni '60 a quella corrente musicale che viene definita Outlaw Country (country
fuorilegge), che sotto l'influenza delle nascenti controculture (il movimento
hippie), si opponeva ai canoni estetetici e culturali del mainstream country di
Nashville, considerato ormai stereotipato e troppo conservatore. Una musica
quindi, che partiva sempre dalla tradizione ma cercava anche strade di
espressione diverse, sia sotto il profilo testuale (si iniziò a cantare di sesso
e droga) sia compositivo (suoni meno sdolcinati e commistione con il rock).
Shooter, in tal senso, ha ereditato il mestiere dai genitori e ad ascoltare
quest'ultimo lavoro, sembra davvero intenzionato a continuare la
modernizzazione del genere, contaminando il country con un arsenale di suoni
diversi che vanno dal blues, al soul, al rock psichedelico. Una miscela
che, come i riferimenti ultraterreni richiamati dal titolo
dell'album, viene arrangiata con un certo gusto gotico-crepuscolare che
pervade molte delle undici canzoni del cd e ne informa il
packaging, macabro e lussuoso, zeppo di croci, simboli esoterici e immagini
evocative dell'horror.
A prescindere dalla confezione, che ai più,
probabilmente, apparirà zarra come il protagonista del disco (Shooter ha un
aspetto niente affatto conciliante), ciò che importa è che The Other Life è
un album con le palle, suonato molto bene e composto da un filotto di brani
di ottimo livello. Outlaw You, ad esempio, è una grande canzone, un tentativo,
ottimamente realizzato, di sporcare il country con il rock e il rap (ascoltate
la cadenza metrica del cantato nel ritornello). E anche Wild and Lonesome
(in duetto con Patty Griffin, la cantante folk moglie di
Robert Plant), nonostante imbocchi la strada più convenzionale del
country-soul, ha un ritornello che entra in testa e non si scorda più. Da
menzionare fra le cose migliori dell'album, anche l'intro spiazzante, psichedelica e vagamente pinkfloydiana di Flying Saucer Song, il rock alla Tom Petty
dell'ottima A Hard Lesson To Learn, la title track, che starebbe molto bene
in un album di Springsteen, e il cupo souther rock di 15 Million Light-Years
Away, cantata in duetto con il grande Jim "Dandy " Mangrum, cantante dei Black
Oak Arkansas. Un disco per appassionati di rock a stelle e strisce, ricco di
spunti intelligenti e idee brillanti, che si candida per un posto d'onore tra le
migliori uscite del 2013.
VOTO :
7,5
Blackswan, veberdì 22/03/2013
6 commenti:
davvero bello, anche se mi ricorda tantissimo John Mellencamp
Nel 2007 avevo ascoltato un po' The wolf del quale, devo ammettere, ora ho perso memoria completamente. Devo andare a recuperarmelo.
Shooter un po' zarro sembra ma un po' zarro va bene.
Ottima musica.Sto ascoltando 'Wild and Lonesome' molto vicina allo stile degli Eagles.Ma sto ascoltando altro, come Gunslinger, che è un'altra cosa..Comunque è un buon lavoro di contaminazione..
Anche a me ha ricordato J.Mellencamp,
...prelevo anch'io ;)
@ Euerpe : il paragone ci sta.Il suono è americanissimo !
@ Firma :la zarrità,hai ragione, spesso è una virtù :)
@ Mr Hyde : ci stanno,secondo me, tutti i riferimenti possibili.Il suono è roots,i paragoni si sprecano. Wild & Lonesome, insieme a Outlaw You, è la mia colonna sonora di questi giorni.
@ Badit : preleva su exystence o Newalbumrealeses, dovresti trovarlo.
Ama il country. Di sicuro più quello di Hank Williams e di Guthrie...
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