Mettete
nel lettore questo cd e provate a indovinare da dove provengono i W.I.N.D.
Jacksonville, Florida ? Ma va ! Macon, Georgia ?? No, acqua, acqua...Memphis, Tennesse
? Nemmeno per sogno, proprio non ci siamo! Huntsville, Alabama, allora... Nemmeno in
cartolina. Vabbè, dai, ve lo dico io. Temporary Happiness è stato registrato a
Cavalicco, in provincia di Udine, e i tre ragazzi che compongono la band sono
friulani doc. Strano, vero ? Nemmeno io ci volevo credere, anche
perchè le undici canzoni che compongono la scaletta del quinto album
in studio dei W.I.N.D. suonano fottutamente americane, anzi trasudano tanto
southern rock da far pensare a Tavagnacco come una cittadina della Contea di
Bibb. D'altra parte, Fabio Drusin (voce, basso, percussioni), fondatore e
leader della band fin dal 1998 (oggi fanno parte della line up anche Anthony
Basso - chitarra e voce - e Silver Bassi- batteria) è uno
che certe sonorità le ha nel sangue da sempre, avendo avuto modo
di suonare a fianco di Alvin Youngblood Hart, grande chitarrista country-blues
californiano, e di collaborare niente meno che con Johnny Nell, pianista che ha
militato nella Allman Brothers Band e nei Gov't Mule (i W.I.N.D., tanto per
dirne un'altra, nel 2008 aprivano i concerti tedeschi di un tale Gary Moore).
Fatte le presentazioni, veniamo al disco. Temporary Happiness è stato registrato
in presa diretta, senza sovraincisioni o imbellettamenti, al massimo due o tre
takes, tenendo buona la più riuscita del lotto. Ecco perchè il disco suona
quasi come un live: diretto, energico, privo di fronzoli, pervaso da
quell'urgenza espressiva che è solita permeare le jam sessions. Non per niente
i brani sono quasi tutti più lunghi della media, tirate di sette/otto minuti,
nelle quali i W.I.N.D sbrigliano gli strumenti e partono per la tangente dell’improvvisazione
di allmaniana memoria. Tonnellate di rock blues, southern e hard rock, ma anche
una sezione fiati (Mauro Ottolini e Daniele D'Agaro) e un coro gospel a
sorreggere le frequenti derive soul-funky. Tanta carne al fuoco, dunque, per una
scaletta senza cedimenti e che ci racconta di una scena italiana che sa
rimasticare con qualità e freschezza le sonorità legate al rock più classico (a
tal proposito, oltre ai W.I.N.D., mi vengono in mente anche i lombardi Mojo
Filter, nei negozi in questi giorni con il loro terzo album, The Roadkill Songs
Outbreak). Tante le belle canzoni che faranno sbarluccicare gli occhi agli
appassionati di genere : Stand For Your Brothers, in cui gospel e rock si
abbracciano in un crescendo punteggiato da un assolo di chitarra da brividi, la
torrida Born To Ride in odore di ZZ Top, la chiosa psichedelica di The Winter
Time e le abrasioni hard rock di Waiting For Next Friday, sono i pezzi migliori
di un disco che ci regala quasi settanta minuti di musica di altissimo livello.
Un viaggio tra rock, american roots, negritudini assortite, grappa e Jack
Daniel’s per dimostrarci che anche se la felicità è temporanea, basta rimettere
il cd nel lettore per farla durare in eterno.
VOTO
: 8
Blackswan, venerdì 15/03/2013
10 commenti:
Sempre segnalazioni impeccabili: complimenti per la tua vastissima e lungimirante cultura musicale!
Dalla tua descrizione direi che sono nelle mie corde, ho sentito solo i primi accordi di chitarra di non so quale canzone trovata dopo affannosa ricerca (il video postato da te non mi si apre nemmeno se gli dico chi sono), ma sento di potermeli segnare ad occhi chiusi e orecchie orfane. E poi italiani, e poi la grappa del Friuli, e poi..
Mi piacciono queste derive. Probabilmente non impazziró per tutto il contenuto dell' album ma sono sicura di trovare qualcosa che mi piacerá.
E poi, che bello quando ci sono "prodotti" italiani da esportazione che non si chiamino Bocelli, Pausini o Ramazzotti....
Riempie di soddisfazione sapere di musicisti italiani così bravi!
@ Haldeyde : grazie :)
@ Elle : e poi, soprattutto, è un disco pieno zeppo di canzoni lunghissime :)
@ Irriverent : non succede molto frequentemente, ma in giro per l'Italia ci sono bravissimi musicisti. e per la musica che fanno hanno più successo fuori dai confini che dentro...
@ adriano : a chi lo dici :)
Temporary Happiness dei W.I.N.D. è un album di caratura internazionale, bellissimo, rock, vero, nero, belle voci, bellissime canzoni, gran suono, bravissimi
lo ascolto di continuo da quando l'ho comperato, veramente un album bellissimo dall'inizio alla fine
@ Livio : hai detto bene : caratura internazionale.Una delle poche cose che potremmo esportare con orgoglio.
@ Francesco : concordo ! Faccio fatica anche io a toglierlo dal lettore per ascoltare altro.
questo album ha un suono veramente ottimo e naturale, bellissimi i soli di chitarra, le voci, e il basso e batteria pompano come le sezioni ritmiche dovrebbero pompare, mai banali, grande lavoro e complimenti
anthony basso, fabio drusin, silver bassi ovvero i W.I.N.D sono a detta di molti la migliore band rock italiana, a me piaceva moltissimo anche walking in a new direction ma quest'ultimo forse lo supera, come dovrebbe essere suonato il rock, almeno per me
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