Sesso droga e rock’n’roll non è solo il titolo di
una bellissima canzone di Ian Dury, ma è soprattutto uno slogan che è entrato a
far parte del linguaggio comune. Lo si usa spesso per indicare una vita vissuta
sopra le righe o, per converso, come sfottò verso chi conduce un’esistenza
piatta e noiosa. Una sorta di leit motiv giovanilistico, un invito al carpe
diem trasgressivo, a vivere la vita a cento all’ora, senza freni inibitori, almeno
fino a quando il fisico regge. Perché, prima o poi è inevitabile, superata una
certa soglia anagrafica, come per il sottoscritto ad esempio, è già un ottimo
risultato se del trinomio iniziale resta il rock’n’roll. Di quello slogan, oggi
rimane solo l’uso inconsapevole che se ne fa nelle chiacchiere da bar : i
giovani nemmeno sanno chi fosse Ian Dury e probabilmente sanno molto poco di
quel fenomeno che i libri di storia chaimano punk. In uniforme da happy hour,
iphone alla mano, facebook e connessione wi-fi come uniche regole di vita, le
nuove generazioni si impasticcano e strabevono a prescindere, senza
consapevolezza. E’ la moda, lo devi fare per essere accettato dal gruppo. Ma
nel 1977, in piena epoca punk, quella canzone suonava davvero come un dito
medio in faccia al perbenismo e a quelle regole di aggregazione sociale a cui i
giovani di oggi sentono in dovere di uniformarsi in modo apodittico. Peccato
che, nonostante il ritornello del brano sembrava (e da tutti fu interpretato
così) un invito a nutrirsi di belle donne, sostanze psicotrope e grande musica,
Ian Dury scrisse il testo della canzone con l’intento diametralmente opposto :
nelle intenzioni del cantante, infatti, voleva essere un avvertimento a
scegliere una vita lontana dagli eccessi, fossero questi i vizi oppure i
rituali mortificanti di una vita impiegatizia piatta e monotona. Godetevi la vita
pienamente, fate ciò che sognate, state lontani dal vortice di frustrazioni dell’integrazione
sociale, ma non rovinatevi la salute con le cazzate. Splendido messaggio, ma
davvero troppo difficile da comprendere ai quei tempi in cui dominava il no
future dei Sex Pistols.
Sex And Drugs And Rock’N’Roll fu scritta da Ian nel
proprio appartamento con la collaborazione di Chas Jankel, un musicista funk
che era entrato da poco a far parte della band di Dury, i Blockheads. A Jankel
inizialmente la canzone non piacque molto e fu solo quando senti Dury suonare
la linea di basso (rubata peraltro a Charlie Haden, che l’aveva suonata in Change
Of The Century di Ornette Coleman) che si innamorò del brano.
La canzone, pubblicata come singolo nell’agosto del
1977, ebbe pochissimo successo e vendette a malapena 19.000 copie. Venne poi
reinserita nella seconda ristampa di New Boots And Panties !, il primo album
dei Blockheads, che inizialmente era stato pubblicato senza quel singolo. Il
disco resistette in classifica per ben due anni e Sex And Drugs And Rock’n’Roll
trasformerà lo sfortunato Ian Dury (malato di poliomelite fin dall’età di sette
anni e morto per cancro il 27 marzo del 2000 a soli cinquasette anni) in una
delle più celebrate icone del punk-rock.
Blackswan, lunedì 01/04/2013
12 commenti:
Per quelli che come noi hanno passato gli 'anta va bene il detto di una famosa radio.
"Il rock non è nell'apparenza, ma nell'anima".
Ed io sono molto rock.
Canzone quasi irripetibile
Non avevo mai approfondito la storia di questa canzone e anche io cito spesso il titolo, come un mantra liberatorio
Grande successo: cambiò certamente la vita del suo sfortunato autore.A proposito del trinomio del titolo è vero quello che dici, ci vuole il fisico!
Duro Blackswan, duro ...hai ancora il fisico per certe cose, dai non buttarti giù ;)
@ Lapattipeppa : parole sacrosante...usque ad finem, rock 'n' roll !
@ Euterpe : davvero bellissima !
@ Zefirina : è un classico anche delle mie conversazioni :)
@ Mr Hyde : e il mio, a dire il vero, è un pò provato, visto che al trinomio ci aggiungo spesso l'alcol :)
@ Alli :sto sparando le ultime cartucce,Alli. Come Roberto Baggio a fine carriera :poca roba, ma buona :))
..idem..
Blacki fai come me: io ho sostituito sesso e droghe con l'alcool, il rock'n'roll resta. Il nome non mi dice nulla ma il titolo e l'anno mi fanno credere di conoscere il pezzo. Sicuramente ho seguito i consigli del testo, pensa che ora ho pure un'alimentazione equilibrata (che infatti prevede anche i supercolici).
...torno ora nella blogosfera e trovo il tuo blog sempre più bello...
baci
@ Mr Hyde : :))
@ Elle : sono anni che faccio come te,Ellina :)Ma sull'alimentazione equilibrata ci credo poco :)
@ Economista : Grazie :)
Rivisitazione... rock! :))
@ Adriano : super-rock, direi ! :)
Posta un commento