mercoledì 28 agosto 2013

THE BLACK LILLIES - RUNAWAY FREEWAY BLUES



Da quando la musica roots è tornato in auge, e stiamo parlando di non più di un lustro, il rock a stelle e strisce gode di ottima salute. E' un proliferare continuo di giovani band, mentre altre, meno giovani, arrivano ad avere un successo che prima sembrava irraggiungibile. Certo, come avviene in tutti i casi in cui la domanda è alta, talvolta l'offerta non è all'altezza, manca la qualità e il suono del momento viene assecondato solo da ragioni di opportunità commerciale. Spesso, invece, si scoprono ottimi grupppi come i Black Lillies, combo proveniente da Knoxville (Tennesse), in circolazione dal 2009, oggi arrivati a rilasciare il terzo album in studio, dopo un paio di buoni dischi realizzati indipendentemente ( Whiskey Angel del 2009 e 100 Miles Of Wreckage del 2001) senza però grossi riscontri di vendite. Questi ragazzi, capitanati da Cruz Contreras, chitarrista, mandolinista, voce impostata da roots rocker e autore di tutti di tutti i brani in scaletta, e dalla vocalist Trisha Gene Brady, lentamente ma inesorabilmente si sono fatti strada, conquistando l'attenzione della critica (Whiskey Angel è stato votato miglior album di americana agli Indipendent Music Awards) e dei media (nel 2011, sono stati il primo gruppo indipendente proveniente dall'area di Knoxville a debuttare al Grand Ole Opry, di cui quest'anno saranno anche fra gli headliner). Runaway Freeway Blues è un disco classico di mountain music che conosce qualche buona intuizione indie folk (la steel guitar disotrta di Goodbye Charlie),e in cui prevalgono gli strumenti acustici (violino, chitarra, mandolino) e solo raramente fa capolino qualche guizzo elettrico (Ruby). Approccio filologico ma non conservatore, le canzoni in scaletta piacciono per la scrittura mai banale che fonde il blue grass con tocchi di southern (Ramblin Boy), di pop (The Fall) e di soul (Baby Doe). Su tutto una spruzzata di zucchero al velo e quel senso vertiginoso da grandi spazi che solo certi paesaggi dell'America rurale sanno regalare. Un gruppo da seguire con attenzione.

VOTO : 7




Blackswan, mercoledì 28/08/2013


5 commenti:

Harley Quinn ha detto...

Ho letto "tocchi di southern" e mi sono convinta: stasera mi dedico all'ascolto. Le faremo sapere ;)

Blackswan ha detto...

@ Harley : qui però di southern ce n'è davvero poco. A mio avviso, saresti più felice ad ascoltare il disco dei The Rides che ho recensito più sotto.:)

Nella Crosiglia ha detto...

Altro ringraziamento per un'altra delle tue "dritte"...
Speriamo che reggano....personalmente mi piacciono!
Abbraccio forte!

Unknown ha detto...

Mammamia, la tua vasta capacità di critico mi fa sentire piccola ma, per quel che vale, questo pezzo mi è piaciuto davvero.
Grazie.
Cristiana

Adriano Maini ha detto...

Fascinosa quella copertina anni '30!