Recensire un disco
così è un vero casino: ovunque tu ti muova c'è il rischio di far danni. D'altra
parte stiamo parlando di Sir Paul McCartney, non del salumiere all'angolo.
Occorre muoversi con somma circospezione, quindi, riflettere e ponderare
con attenzione, perchè è un attimo commettere reato di lesa maestà.
Cercherò quindi di soppesare con cautela i lati positivi del disco e quegli
aspetti che invece non mi sono parsi all'altezza di una leggenda vivente
che ha regalato all'umanità alcune delle canzoni pop-rock più belle di sempre.
E' chiaro fin da subito che per dare un buon servizio al lettore occorrerà
dimenticarci del passato, perchè ogni raffronto con gli anni gloriosi sarebbe
ingeneroso oltrechè fuorviante. Paul non è certo più quello che animava i
Beatles e i Wings, ma un artista che, negli ultimi anni, come ammicca il titolo
dell'album di cui stiamo disquisendo, ha saputo rinnovarsi, a volte sfornando
dischi di gran pregio (Memory Almost Full del 2007) oppure tentando con successo
strade sperimentali sotto il moniker The Fireman (Electric Arguments del 2008),
altre rilasciando album non esaltanti come Kisses On The Bottom, un
divertissement che però suonava come un raschio del barile. New è un pò la
sintesi dell'ultimo percorso di questo straordinario compositore, che alla
veneranda età di 71 anni non si è ancora stancato di fare musica, nonostante il
rischio di finire talvolta per rilasciare musica "stanca". Così in scaletta
compaiono alcuni riempitivi che lasciano perplessi per modestia
creativa, e l'essersi affidato a quattro diversi produttori (Mark
Ronson, Ethan Johns, Paul Epworth e Giles Martin) è una trovata che se da un
lato denota coraggio artistico, dall'altro finisce per ingarbugliare il
filo del discorso, facendo perdere omogenità al prodotto finale. Se questi,
insieme a una voce che non ha più l'antica brillantezza, sono le pecche del
disco, McCartney ha però dalla sua un tocco compositivo ineguagliabile, e
quando le canzoni sono belle, lo sono in modo inequivocabile. Ecco allora che
ascolto dopo ascolto, ci innamoriamo perdutamente di quelli che, a parere
di chi scrive, possono essere considerati già come dei piccoli
classici del vastissimo repertorio di sir Paul. Mi riferisco, in particolar
modo, ad Alligator (come si sente la mano di Ronson!), Queenie Eye e la
stralunata Hosanna. Una tripletta spettacolare che vale a New la sufficienza
piena.
VOTO :
6,5
Blackswan, martedì 19/11/2013
9 commenti:
Secondo me Mc Cartney ha prodotto solo 2 tipi di album : album bellissimi o inarrivabili capolavori della musica.
Diciamo che New è bellissimo.
Non dite che sono di parte, mi raccomando!
noia totale e musica stanchissima! :)
@ Euterpe : Il tuo amore per il grande Paul è encomiabile:) New a me piace molto, lo sto ascoltando con piacere. Diciamo che è bello, ok ? :))
@ Marco : La devi smetterla di prendertela con quelli che hanno più di vent'anni,me compreso :) Comunque, come volevasi dimostrare, due commenti e due commenti agli antipodi.
Valutazione corretta da parte tua, un 6,5 che ci sta tutto. Direi che non è affatto poco, considerando l'età di Paul e il numero di dischi che ha pubblicato in mezzo secolo! Si tratta di accontentarsi? Non direi, di belle canzoni in assoluto, prescindendo da tutto il resto, su New ce ne sono.
canzone carina....video divertente con un sacco di Hollywood stars (mi e' parso di vedere Scion Penna, Merrill Stripper and Jonny Doped...oltre ad una serie di modelli alla D&G, il che, immagino gli fara' ottima pubblicita' per vendere...magari proprio negli ambienti chic popolati da critici prezzolati)
detto cio'...non credo comprero' mai il CD ma ovviamente stimo molto un mostro sacro come Paul.....
Preferivo George ;)
@ Roberto : Concordo con te. Quelle che ho citato e qualcun altra sono di livello.
@ Offhegoes : dubito. Gli ambienti indie chic non vedono l'ora di parlare male di Paul e sparare sul vecchio dinosauro. Il video, perlatro, sembra piacevolmente autoironico.
@ George : anche io : passionaccia per il grande George, il mio preferito.
Confesso che se non mi fosse stato proposto dal mio Tutor preferito, mi ci sarei accostata tiepidamente. Invece.C'è un po' di tutto il buon Macca in questo album. La freschezza Beatlesiana e le ballads wingsiane e oltre.
E' proprio sempre un piacere.
Checchè ne pensi il Fine Young Cannibal
@ Irriverent : tu lo sai,vero, che il nostro giovane Cannibale combatte la sua battaglia personale contro la buona musica e i blogger over 30 :)))
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