mercoledì 12 febbraio 2014

THE EXCITEMENTS - SOMETIMES TOO MUCH AIN'T ENOUGH



Squadra che vince non si cambia, recita un vecchio andante pedatorio che nove volte su dieci ci azzecca. E così gli spagnoli (originari di Barcellona) The Excitements tornano sulle scene esattamente come avevano fatto due anni fa con il loro folgorante disco d'esordio: scaletta di dodici brani, stessa casa discografica, identica durata (circa trentacinque minuti), copertina più o meno uguale, suono vintage rigorosamente in mono, e soprattutto la stessa offerta musicale che guarda agli anni '60, versante Stax, con passione filologica. Uniche differenze rispetto al primo album sono due cambi nella line up (nuovo chitarrista e nuovo batterista) e una scaletta di quasi tutti pezzi originali, a eccezione di Keep It To Yourself di Billy Preston e Tell Me Where I Stand di Johnny Sayles (non esattamente due sconosciuti). Per il resto Sometimes Too Much Ain't Enough (a volte troppo non è abbastanza) è la fotocopia esatta del precedente The Excitements. Problemi ? Direi proprio di no! In primis, perchè a condurre le danze c'è quel gran pezzo di figliola che porta il nome di Koko Jean Davis, cantante di origine mozambicane, che ricorda nella voce, nel fisico e nell'esuberanza scenica la grande Tina Turner. E poi, perchè queste dodici canzoni, suonate da una band affiatatissima,  non hanno (ancora) perso il loro fascino nonché punto di forza: costringerti a muovere le chiappe, a buttarti sul dancefloor e a scatenarti finchè alba non ti separi dalla festa. Non male davvero per un gruppo che fin quasi l'altro giorno si muoveva nel sottobosco iberico del r'n'b. Certo, può essere che al prossimo disco identico ci vengano anche a noia, ma finchè dura la pacchiam godiamoceli. Ne vale davvero la pena.

VOTO: 7





Blackswan, mercoledì 12/02/2014

1 commento:

Irriverent Escapade ha detto...

Si si si, ascoltato !!!
Un disco davvero da godere.
Super choice Black :-)