Nome conosciutissimo a tutti gli amanti del blues,
Kevin Moore, noto soprattutto sotto lo psudonimo di Keb' Mo', ha alle
spalle una luminosissima carriera coronata con la bellezza di tre Grammy
Awards, vinti per il miglior disco blues negli anni 1997 (Just Like
You), 1999 (Slow Down) e 2005 (Keep It Simple). Membro della Playng Of
Change, attivista politico, anti nuclearista convinto, amante delle chitarre rosse
(Fender Stratocaster in particolar modo), Kevin, pur partendo dalla
tradizione del Delta del Mississipi, ha sviluppato nel corso degli anni
un'idea post moderna di blues, riuscendo a contaminare il suono classico con
rock, folk, jazz e pop. Ecco allora che questo nuovo disco (il
quattordicesimo di una discografia che ha inizio nel lontano 1980), il
cui titolo assai impegnativo, BluesAmericana, trae in inganno le attese
degli ascoltatori, soprattutto di quelli che si attendevano un ritorno alle
origini del suono. Perchè Keb' Mo', sicuramente abile nell'esplorare le mille
diverse sfaccettature del genere, si tiene però ben lontano
dalle atmosfere polverose e rurali, a cui il termine BluesAmericana
farebbe pensare, per proporre invece una scaletta eterogenea, in cui
il blues è solo l'abbrivio per presentare dieci canzoni che non disdegnano
svariate commistioni e anche un certo appeal radiofonico. Un albun suonato
magnificamente, su questo non ci piove, con il contributo di sessionisti di
tutto rispetto (Steve Jordan e Keio Stroud alla batteria, Michael Hicks
all'organo, Paul Franklin alla pedal steel, per citarne qualcuno) e la
partecipazione straordinaria della California Feet Warmers in uno dei pezzi più
riusciti del disco, il blues targato New Orleans di The Old Me Better. Ciò
nonostante, a parte forse anche l'iniziale The Worst Is Yet To Come (bella
l'intuizione del banjo a tessere le trame di un accattivante midtempo blues),
l'album stenta a decollare, avviluppato in una perfezione estetica che, se da
un lato rende estremamente piacevole l'ascolto, d'altro, oltre a mitigare il
trasporto emotivo, farà storcere il naso ai puristi. E' blues ? Non lo è ?
Forse, sono vere entrambe le cose. Di certo, si può affermare
che BluesAmericana è un classico disco di Keb' Mo', ma meno riuscito
del solito. O meglio ancora: con un titolo così, ci saremmo aspettati un disco
diverso e non il solito disco di Keb'Mo', peraltro non particolarmente
ispirato. Vedete voi come girarla. Pertanto, a coloro che avessero
intenzione di approfondire un musicista che, seppur non ortodosso, ha scritto
belle pagine di musica (blues e americana) proporrei semmai l'ascolto di
qualche album del passato, Just Like You in primis.
VOTO: 6+
Blackswan, giovedì 15/05/2014
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