Calico The Band, ovvero i Crosby, Stills & Nash
con le tette. Ecco la prima cosa che mi è venuta in mente
ascoltando il disco d'esordio di questo trio californiano tutto al femminile.
Certo, l'accento delle canzoni di Rancho California è spostato più sul
country che sul rock (ascoltate però High Road quant’è grintosa); ma è anche
vero che certe sonorità che richiamano quella stagione d'oro losangelina
e la perfezione degli interplay vocali, non lasciano scampo e impongono di
default il collegamento con quel mitico gruppo. Le tre ragazze di cui stiamo
parlando si chiamano Kirsten Proffit, Manda Mosher e Aubrey Richmond, sono
insieme da un annetto circa e hanno collaudato il repertorio contenuto in
Rancho California con una miriade di concerti che le hanno portate alla ribalta
delle cronache musicali d'oltreoceano. Il gruppo è di stanza a Los
Angeles, ma il nome che porta deriva da un piccolo centro, ormai prevalentemente
abbandonato, situato nel bel mezzo del deserto del Mojave. Una sorta di città
western fantasma, teatro in passato di set cinematografici, e ora adibita
a meta turistica e a lussuoso resort per miliardari. Un luogo affabulante e
ricco di magia, che fluttua, carico di suggestioni, su un'immaginaria dimensione
spazio temporale che collega la leggendaria epopea del West ai giorni d'oggi.
E' da qui che le tre ragazze hanno cominciato a tessere la grande tela della
loro musica, che rielabora il roots ma anche quelle sonorità vintage che hanno
caratterizzato la musica californiana negli anni '70. Un suono antico,
rielaborato con gusto personale e strumenti tradizionali (violino,
mandolino, chitarre acustiche), che, come si diceva, trova il suo
punto di forza in tre voci affiatatissime che si cercano, si rincorrono,
si sovrappongono, ricreando le stesse emozioni che abbiamo già vissuto
attraverso album come CS&N o Deja Vu. Due cover riuscitissime (il
traditional Wayfaring Stranger, da brividi, e un classico di Dylan, You Ain't
Goin' Nowhere) e otto canzoni originali, che stupiscono per pregevole fattura e
belle melodie, e che, oltre al citato richiamo ai CS&N, fanno tornare alla
mente anche altri grandi artisti, quali il compianto Gram Parsons e i
Fleetwood Mac. Un disco del quale è impossibile non innamorarsi e che si
candida a miglior album d'esordio del 2014. Provare per credere.
VOTO: 8
Blackswan, mercoledì 12/11/2014
2 commenti:
Immaginarmi David Crosby con baffi e tette, mi fa un certo senso :)
ma il tuo accostamento è calzante e le ragazze sono veramente brave.
Gran belle voci.....le tette non so :) :)
Un abbraccio.
@ Granduca: ho visto qui e là qualche foto:meritano :)
Un abbraccio !
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