Riceviamo dalla nostra freelance Cleopatra e integralmente pubblichiamo
E lucevan le (5) stelle...Era il 2013, quando Beppe
Grillo dalle principali piazze italiane lanciava strali contro la vecchia
politica: "Arrendetevi! Siete circondati dal popolo italiano...Non
avranno scampo, apriremo il Parlamento come una scatoletta di tonno".
Siamo al 28 novembre 2014, Beppe Grillo sul blog,
annuncia: "Oggi, se vogliamo che questo diventi un Paese migliore,
dobbiamo ripartire con più energia ed entusiasmo. Il M5S ha bisogno di una
struttura di rappresentanza più ampia di quella attuale.
Questo è un dato di fatto. Io, il camper e il blog non
bastiamo più. Sono un po' stanchino, come direbbe Forrest Gump".
Nasce il comitato dei magnifici 5, i Grillo's Five,
(composto da Luigi Di Maio, Giovanni Di Battista, Roberto Fico, Carla Ruocco e
Carlo Sibilia) che affiancherà il fondatore del Movimento. Si cambia, dunque.
L' "uno vale uno", va in soffitta. Quale sia il ruolo e la durata di
questa neonata falange, non ci è dato sapere. Per il momento, sappiamo solo che
Grillo è stanchino, dopo avere osservato, per mesi, il Paese dalla sua torre
d'avorio.
Viene spontaneo domandarsi perchè Grillo non si sia
stancato prima. Magari, avrebbe evitato il tonfo alle europee e il colpo di
grazia alle recenti elezioni regionali. Evidentemente, doveva tirare ancora la
corda. Non gli bastavano i numerosi autogol nella comunicazione, le stucchevoli
diatribe su espulsioni e liste di proscrizione. Doveva masochisticamente
arrivare a dilapidare pure il patrimonio dei voti di tanti italiani che in lui
avevano creduto. Così ora, ci ritroviamo sul groppone un altro Matteo
(Salvini). L'onnipresente Salvini, il "goleador", come lo ha
recentemente apostrofato Silvietto. E sotto il segno dei Mattei, l'Italia
veleggia debole e incerta.
Eppure il Movimento 5 Stelle si proponeva come
qualcosa di nuovo rispetto ai partiti tradizionali. Questa diversità lo aveva
reso attraente, convincente. Nella desolazione di questo panorama politico,
abbiamo creduto che qualcosa stesse cambiando.
Il risveglio è stato amaro, purtroppo.
Se si cambiano radicalmente le regole in corsa per
assomigliare agli altri, è un po' come nascere incendiari per morire pompieri.
A questo punto, le vie di Renzi sono infinite.
Silvio Berlusconi, alla presentazione del nuovo libro di Bruno Vespa :
"Il Presidente della Repubblica deve essere il garante di tutti gli
italiani, serve una persona equilibrata, di buon senso...ho la profonda
convinzione che io sarei il miglior Presidente della Repubblica
possibile..."
Alessandro Di Battista (M5S) : "Non mi ricandido.
L'ho deciso. Se arriviamo al 2018, io non mi ricandido. Voglio tornare a fare
il giornalista, il reporter, voglio stare tra la gente. Non vedo l'ora di
uscire di qui per non avere a che fare con queste merde..."
Fabrizio Cicchitto (NCD), a proposito di Matteo
Salvini: "Salvini? Mi fa schifo. No alleanze con lui o con l'energumeno
Landini".
Matteo Renzi su Berlusconi : "Berlusconi è una persona che
sta al tavolo, ma non dà le carte. Io faccio di tutto perchè Berlusconi sia al
tavolo..."
Cleopatra, lunedì 01/12/2014
3 commenti:
coerenza a go go
conosco Fico personalmente e mooolto tempo fa, il suo, il loro entusiasmo era davvero contagioso, l'ho rivisto di recente è un uomo spento, un politico avvizzito, che amarezza...
tutta colpa di Grillo mah!
beh l'ultima dice decisamente tutto...
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