Non fatevi ingannare dalla copertina dell'album
d'esordio dei Biters, giovane quartetto proveniente da Atlanta: il rimando
esplicito a Ride The Lightning dei Metallica può confondere le idee
e indurre a pensare di trovarsi di fronte a un disco di trash metal.
Invece, Tuk Smith e soci, sono senz'altro derivativi, ma hanno in testa
tutt'altro genere. Alfieri di quell'intramontabile, e progressivamente
implementata, definizione di classic rock, i Biters rispolverano i dischi degli
Ac/Dc, padri putativi di mezzo mondo, e dei Cheap Trick, dei quali hanno anche
aperto i concerti, mentre, più per attitudine che per altro, fanno venire
in mente anche i Guns. Una bella spolverata con una piccola dose di
glam e una più corposa di pop punk, e il gioco è fatto. Ne viene fuori
così un disco rombante, sovraccaricato di testosterone, in parte però
mitigato dalla capacità di azzeccare quei ritornelli catchy che tanto piacciono
alle radio FM. Sia ben inteso che questi ragazzi, anche se hanno la
melodia facile (sentite Restless Hearts che apre il disco), sanno comunque
graffiare, avendo trovando un equilibrio che soddisferà tanto i rocker
della domenica, quanto quelli che amano il ringhio delle chitarre e
le potenti linee di basso. E poi, forse anche in virtù di quest'ibrido ben
riuscito e capace di soddisfare ogni palato, Electric Blood è il classico
disco che non toglieresti mai dallo stereo, tanto è divertente spararlo a tutto
volume per la gioia dei vicini. Non sarà la salvezza del rock'n'roll e
probabilmente il prossimo anno ci saremo già dimenticati che sia esistito:
eppure, un esordio così fresco, energico e cazzone è capace di riaccendere
la passione per quella semplice magia che ci rende felici e che chiamiamo rock.
Classic rock.
VOTO: 7
Blackswan, mercoledì 26/08/2015
1 commento:
sembrano bravi tecnicamente ma sono MOLTO truzzo/tamarro style e sicuramente furbetti amanti del ritornello "catchy FM"....not for me ;))
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