Per raccontare la musica dei Promised Land Sound,
vorrei iniziare da una canzone, She Takes Me There, seconda traccia di For Use
And Delight. Non solo perchè è uno dei brani più belli ascoltati quest'anno, ma
soprattutto perchè rappresenta la pietra angolare per comprendere il suono
di una band che, al secondo disco, conferma di trovarsi un gradino sopra, per
originalità, a tanti altri gruppi che affollano il circuito Americana. Morbida,
languida, onirica, She Takes Me There ti coglie di sorpresa, trasportandoti in
un universo parallelo fluttuante a mezz'aria, nel quale convivono, in perfetta
simbiosi, brit pop, roots a stelle e strisce e psichedelia. Il risultato è
straniante e fascinoso, un po’ come se ci trovassimo ad ascoltare i Verve che
suonano Gram Parsons, dopo essersi fatti una canna. Se questa traccia è il
punto più alto della scaletta, il resto del disco non è però da meno. I
Promised Land Sound provano a portare la tradizione Americana in un'altra
dimensione, che è segnata da una forte connotazione psichedelica, che è
contaminata anche da suoni che arrivano dall'altra parte dell'Oceano
(andate alla ricerca degli sparsi echi beatlesiani), che è libera da ogni
convenzione e che sa citare la Storia (Dylan, la Band, Grateful Dead e i
Byrds), riuscendo al contempo a dar vita a intuizioni compositive, che portano
questa musica ben al di là del consueto steccato derivativo. Un disco vario,
che necessita di più ascolti per consentirci di entrare nel mood spiazzante
creato dalla band originaria di Nashville, ma che sa regalare all'ascoltatore
grandi soddisfazioni, sia quando i Promised Land Sound riscrivono gli anni '70
(Otherworldly Pleasures), sia quando manifestano, senza se e senza ma, la loro
professione di fede per la psichedelia (Push And Pull e Through The
Seasons sono un bacio in fronte il talento del compianto Jerry
Garcia), sia quando evaporano nella quieta cosmica di Northern Country Scene,
sia quando accelerano il passo, declinando un’aggressivo space punk con chiosa
in acido (la fulminante Golden Child). Per tutti gli amanti del genere, o
per quelli, almeno, che hanno voglia di superare i confini stretti
dell'ortodossia, For Use And Delight sarà una vera folgorazione e, ne sono
certo, entrerà nella top ten finale dei migliori dischi del 2015.
VOTO: 8
Blackswan, mercoledì 18/11/2015
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