Come non essere affascinati da un gruppo con un nome
così bello? Il diavolo e l'onnipotente blues rimanda alla mente una delle grandi
(e fosche) leggende della musica rock: per la precisione, a Robert Johnson
e a quel famoso crossroad, in cui un (fino ad allora) modesto bluesman
vendette l'anima al diavolo per avere in cambio un immenso talento
chitarristico. Chissà se la band norvegese abbia pensato davvero a Johnson oppure
se questo rimando al padre del blues moderno è solo una strana e suggestiva
coincidenza. Fatto sta che un nome così impegnativo deve essere onorato
adeguatamente, soprattutto, poi, se il gruppo in questione il blues lo tiene
solo sotto traccia, coprendolo con un carico da novanta di chitarre polverose e
ruggenti, fuzz e paludamenti doom metal (nei momenti più lisergici) e stoner
(quando viene pigiato, ma non molto, il piede sull'acceleratore).
L'esordio dei The Devil & The Almighty Blues, ve lo assicuro, è davvero
sopra la media di genere, ed è anzi un disco che riesce a superare
quell'elefantiasi di default che spesso imprigiona molte band in
un'ortodossia che, almeno per quanto riguarda il sottoscritto, finisce per
frantumarmi gli zebedei. Nello specifico, a parte la chilometrica Stom Coming
Down, ipnotica, monocorde e lisergica, il resto del disco suona, invece,
monolitico ma vivace, si respira blues (e, stranamente, in un'accezione quasi
primigenia), ma si sente la forza d'impatto di una band dura e pura, che
inventa riffoni circolari, su cui costruire ficcanti melodie e, come si dice in
questi casi, incandescenti assoli. Un pizzico di psichedelia e un tocco
chitarrristico stranamente southern completano il quadro. Insomma,
nonostante il minutaggio da maratona delle singole canzoni in scaletta, non ci
sono momenti di stanca e il disco, che soddisfa dalla prima all'ultima
canzone, farà la felicità di tutti coloro che perdono la testa per doom, stoner
e southern sludge.
VOTO: 7
Blackswan, sabato 07/11/2015
2 commenti:
Oh,molto interessante. Voglio sentirlo!
Disco meraviglioso! Scoperto per caso da una recensione su Classic Rock, non riesco a toglierlo dallo stereo!
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