giovedì 5 novembre 2015

THE LONDON SOULS - HERE COME THE GIRLS



La formula del duo, chitarra e batteria, non è certo una novità, soprattutto nella storia più recente del rock alternative. Basti pensare agli ormai disciolti White Stripes, ai Black Keys e, perchè no, ai Royal Blood, anche se in questo caso, al posto della chitarra elettrica, troviamo un basso abbondantemente distorto. Tuttavia, i The London Soul (non fatevi trarre in inganno dal nome: non sono inglesi, ma americani di New York), rispetto ai gruppi appena citati, hanno un suono molto più variegato, meno legato a un unico genere, ma decisamente più eclettico. Tash Neal (chitarra) e Chris St. Hilaire (batteria), infatti, pur avendo una solida base rock blues, riescono nell'intento di sfornare un album (il secondo della loro breve carriera) capace di spaziare fra diversi generi, alternado randellate elettriche ad altri passaggi acustici decisamente più melodici. Il tutto condito da riferimenti espliciti a quel classic rock anni '60 e '70 che non ha mai smesso di essere di moda. Si inizia con il primo singolo tratto dall'album. When I'm With You, e si viene proiettati in atmosfere beatlesiane, impreziosite da un tocco r'n'b, che eccita una melodia già di per sè piacevolissima (non è un caso che i The London Souls abbiamo registrato il loro disco d'esordio nei mitici Abbey Road Studios). Con Steady, invece, si cambia subito registro e si passa a un acido hard rock blues che sta in equilibrio perfetto fra Black Crowes e Lenny Kravitz. Al terzo pezzo, poi, siamo completamente spiazzati, perchè la bellissima Hercules gioca con il folk d'antan, mentre la successiva Alone, ci porta addirittura a sonorità nere molto sixties, travolgendoci con un r'n'b di derivazione Stax e una melodia che tramortisce. Il disco prosegue tutto così, regalandoci sorprese, brano dopo brano, dal garage rock alla Tom Petty di The River alla leggerezza acustica di Run Zombie Run, dal rockaccio di Valerie, una sorta di versione elettrica e 2.0 di Angie, fino al divertissement jazzy di How Can I Get Through, che lambisce addirittura lo stile chitarristico del mitico Django Reinhardt. Ben suonato da due musicisti legati da un affiatamento verace e versatile, Here Comes The Girl si propone come uno dei dischi più interessanti del 2015. I The London Souls, ovviamente, sono una band da appuntarsi sul taccuino e da seguire con grande attenzione.

VOTO: 8





Blackswan, giovedì 05/11/2015