Riceviamo dalla nostra freelance Cleopatra e
integralmente pubblichiamo
"Vedi questa? Devi solo mettere una croce su
questo nome, no Bassolino, non su questi altri. Vedi questa è una femmina,
Valeria"
(Seggio 62 di Scampia, primarie Pd a Napoli).
Per la serie "Brogli e imbrogli", domenica 6
marzo è andata in onda l'ennesima puntata della saga semiseria delle primarie
del Pd. A Napoli, più che primarie, si sono svolte delle vere e proprie
"taroccarie" con l'imprevisto che le 'grandi manovre' nei vari
circoli del Pd sono state riprese da telecamere nascoste per l'occasione. Tanto
per fare un esempio, davanti a un seggio della città, un rappresentante del
comitato elettorale aggancia un'automobile con l'elenco dei candidati. Non
solo. Il sito Fanpage.it, documenta persino immagini di persone che, "per
cortesia" distribuiscono soldi agli elettori sprovvisti dell'euro
richiesto come contributo per la partecipazione alle primarie. "L'ho
fatto per non essere scortese come partito...faceva freddo, erano venuti lì,
non avevano l'euro e così gliel'ho dato io. L'ho fatto davanti a tutti, mica di
nascosto, c'erano anche altri" , si è giustificato Antonio Borriello,
consigliere comunale e sostenitore di Valeria Valente. E' proprio vero che
qualche anima gentile si trova sempre. Faceva freddo, del resto. Manco fossero
al Circolo Polare Artico. Fatto sta che, scoppiata la grana, sulle irregolarità
dovrà indagare la magistratura e nel mentre il Pd si divide, come sempre, tra
dissenzienti e fedelissimi renziani. Intanto lo sconfitto Antonio Bassolino fa
ricorso alla carta bollata, ma non cava un ragno dal buco. Almeno per il
momento. Broglio o non broglio, Valeria Valente ha "vinto" e così
pure l'astensionismo, come è accaduto a Roma. E come si giustifica il Pd
difronte al calo diffuso di affluenza? Per bocca del crisantemico presidente
Matteo Orfini, a Roma (dove l'ex radicale, ex verde, ex rutelliano, ora
renzianissimo Roberto Giachetti, ha avuto la meglio) nel 2013 aveva sì
partecipato più gente alle primarie, ma erano i 100mila delle truppe cammellate
dei capibastone, poi arrestati, e i rom. Quando si dice avere la faccia tosta,
per non dire altro. La profonda onestà intellettuale da parte del cerchio
magico del Premier è cosa risaputa. Orfini tenta goffamente e grossolanamente
di coprire il sole con un dito. Voglio ricordare un fatto: Ignazio Marino, ex
sindaco di Roma, vinse sia le primarie che le elezioni. Il voto dei romani però
fu gettato alle ortiche: la suprema 'voluntas renziana', a un certo punto, ne
decretò la caduta. Ubi maior, minor cessat. Correva il 30 ottobre 2015, e se
non vado errato, il Pd con atto notarile indusse 26 consiglieri comunali a
firmare le dimissioni. A volte mi chiedo se siamo ancora in democrazia.
Francesco Storace (La Destra), candidato sindaco al comune di Roma: "Prometto che, se sarò
sindaco, convocherò l'ambasciatore dell'India per dirgli che se i marò non
tornano subito in Italia...chiuderemo tutti i ristoranti e i negozi indiani di
Roma!"
Guido Bertolaso, candidato
sindaco al comune di Roma: "Roma è una città terremotata come
L'Aquila".
Francesca Puglisi, senatrice Pd,
sui presunti brogli alle primarie napoletane: "Mai capitato di non
avere uno spicciolo e di chiederlo a un amico?".
Cleopatra, lunedì 14/03/2016
1 commento:
Dunque, ricapitolando: a Roma corrono Giachetti, Bertolaso e (forse) la Meloni.
A Napoli la Valente contro non ho capito chi.
A Milano Sala e Parisi.
La Bedori no perchè si è accorta di non reggere la pressione mediatica.
Non so dire se sia peggio la realtà o le sue possibili alternative.
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