Riceviamo dalla nostra freelance Cleopatra e integralmente pubblichiamo
"Prima dicevano quorum, poi il 40, poi il 35.
Adesso, per loro, l'importante è partecipare #ciaone" (tweet di Ernesto Carbone, membro della
segreteria del Pd, a urne aperte).
Così Ernesto Carbone ha archiviato il referendum del
17 aprile. Una volta si usava diramare un comunicato stampa, ora fa più figo
commentare un risultato elettorale con un ciaone qualunque. Ciaone a 15 milioni
di italiani, l'85% dei quali ha votato SI, come a dire tiè. Un hashtag
canzonatorio lanciato a 15 milioni di onesti cittadini che, incuranti
dell'invito esplicito all'astensionismo rivolto dal Magnifico Premier e
dall'Emerito Giorgione, hanno compiuto semplicemente il proprio dovere
civico.
A Carbone e dintorni ( pure il Ministro della Cultura,
Dario Franceschini, si è convertito al ciaone - pensiero ), noi del popolo dei
votanti rispondiamo con ironia allo spernacchiamento via twitter: il
referendum è abortito, sì, ma in compenso si è scoperto che anche il Pd può
vantarsi di avere finalmente in seno un clone di Maurizio Gasparri. E non è
cosa da poco se pensiamo che Forza Italia deteneva l'esclusiva di un giullare
dei social. Gasparri, avrà un avversario con cui si contenderà il podio per chi
la spara più grossa. Ma stupidario a parte, sta di fatto che il rampante
Matteone, per ora, può gioire: la prima tappa della tornata elettorale se l'è
aggiudicata. Quindi, battuto Emiliano e compagnia cantante, avanti tutta con
slogan, selfie e twitter. Il nostro Premier può serrare i ranghi e continuare
la marcia contro i gufi. Neppure i magistrati sono risparmiati dalla
invincibile armata renziana. Loro, i giudici, quelli dei 45 giorni di ferie,
anzichè sparare nel mucchio contro i politici, parlino con le sentenze. Occhio,
perchè Matteo si è stufato di chi fa di tutta l'erba un fascio: meno
chiacchiere e più sentenze, dunque. Forse qualcuno potrebbe ricordargli che
esiste la prescrizione, ma è solo un dettaglio trascurabile per un Premier
sempre in cerca di nemici in ogni dove. E' il turno di Piercamillo Davigo, neo
Presidente dell'Anm, che ha seriamente posto l'accento sulla sfrontatezza dei
corrotti e sul venir meno del senso di vergogna nei politici che rubano. Apriti
cielo. Ora è tutto un dare addosso ai magistrati: nulla è cambiato. Prima, il
fustigatore si chiamava Silvio Berlusconi, ora Matteo Renzi.
Giampaolo Galli, deputato Pd, sul referendum del 17 aprile: "Come
possiamo farci rispettare nel mondo se rinunciamo alla nostra piccola riserva
strategica di gas? Asteniamoci per Regeni e per i Marò"
Ernesto Carbone, dopo le polemiche per il 'ciaone', sul Corriere
della Sera': "Chiedere scusa per il ciaone? Ah ah ah! Ma allora non ha
capito? Non- ci- pen-so-pro-prio...me l'ha insegnato mia figlia. Da qualche
settimana ci salutiamo così..."
Fausto Bertinotti, ex segretario di Rifondazione Comunista: "Il
movimento operaio è morto: in Comunione e Liberazione ho ritrovato un
popolo"
Cleopatra, lunedì 25/04/2016
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