I Fleshtones sono semplicemente
incredibili, stanno sulle scene da una vita senza mai un cenno di cedimento o
cambio di rotta stilistico, e questo, sin dagli esordi alla fine degli anni ’70,
sullo storico palcoscenico del CBGB’s tra un concerto di Patti Smith ed uno dei
Talking Heads. Una coerenza granitica che si manifesta ogni paio d’anni: 10/12
nuovi brani, qualche bella cover e via a suonare per club, sale da concerto e balere
dismesse in giro per il mondo. Immaginate vagonate di straripante Sixties/Garage
in salsa R’n’B, aggiungete il divertimento assoluto del R’n’R, l’energia vitale
del Punk e avrete un’idea. Radici ben piantate nel più classico retroterra musicale
americano alimentate, però, da uno stile personalissimo che rifugge da ogni
sterile e nostalgico modello revivalista: il Super Rock di Peter Zaremba, Keith
Streng, Ken Fox e Bill Milhizer! Una miscela da loro brevettata e collaudata in
40 anni di carriera per festeggiare selvaggiamente, oppure quando si è malinconici
e, Nick Drake peggiora le cose, per assestarci sul grugno una botta d’allegria.
Insomma, i Fleshtones avranno anche messo su qualche capello bianco, ma sanno
ancora come fare per trasformare una normale serata tra amici nel toga-party di
Animal House.
…The
Band Drinks For Free, registrato a Brooklyn nei CCP Sound Studio di Florent
Barbier (qualcuno lo ricorderà nella band di Elliott Murphy), è il loro 21°
album, il 7° per la Yep Roc e, come d’abitudine, non fatica ad entrare nei
nostri cuori. Vedi subito l’opening track, una
versione scarnificata di Love Make A Man
dei Ten Years After con il Farfisa di Zaremba a fare il verso al riff immortale
di Alvin Lee e l’amichevole cameo di Lisa Kekaula dei BellRays che sigilla il
brano con scampoli di potenza vocale Funk/Soul. Nel pezzo che segue, Love My Lover, la chitarra di Keith
Streng pennella un’introduzione che evoca i Dream Syndicate di Tell Me When It's Over, influenza che ritroveremo in seguito anche in Too Many Memories.
Nella genesi di Rick Wakeman’s Cape tutta la folle
genialità di Peter Zaremba: “Wakeman è apparso in sogno come un hipster
celestiale e mi ha suggerito il brano confessandomi però di aver dimenticato le
parole. Così, al risveglio, ho dovuto riscriverle io!” Con Suburban Roulette e The
Gasser si rockeggia alla grande, spudoratamente, richiamando alla memoria
l’impeto garagista dei capolavori di inizio carriera Roman Gods e Hexbreaker!
mentre, con le accattivanti Stupid Ol' Sun
e How To Make A Day, la band mette a
referto i momenti più morbidi del disco dispensando perfezione Pop. Due brani utili
a tirare il fiato, quasi romantici, come a dire: mettetevi le infradito e godetevi
gli ultimi tramonti estivi. Chiude l’album, meglio non si potrebbe, l’inebriante
Before I Go e qui gli stivaletti a
punta sono d’obbligo!
Quindi, no news good news, …The Band Drinks For Free testimonia la
vena pressoché intatta della band newyorchese in materia di estro compositivo e
dinamismo esecutivo. I Fleshtones si confermano indomiti paladini del R’n’R e il
rito può reiterarsi una volta di più semplicemente schiacciando il tasto play:
stappate un’altra bottiglia, aumentate il volume e buttate nel cesso tutti gli
articoli che vorrebbero questa musica fantastica morta e sepolta ai tempi del terzo
o quarto Governo Andreotti (dipende da quanto è fastidioso il recensore). Infine,
se capitate a un loro concerto, non dimenticate di pagargli da bere: Zaremba,
Streng, Fox e Milhizer sono le leggende viventi del Super Rock! …Have
a good fun!
Voto: 8
Porter Stout, sabato 24/09/2016
7 commenti:
Something punked this way comes. Per quanto mi riguarda vedere Jello Biafra nella sua recente e brevissima parentesi italiana sarebbe stato da fare, ma ahimè ci separavano distanze incolmabili XD.
Confido sempre in una impossibile reunion dei Talking Heads, mai dire mai, per loro andrei anche in Svizzera ^^
Per il resto, vivere con la Bowery a portata di mano negli anni 70? Un sogno.
**MaryA**
@ Marya: il ritorno sulle scene dei Talking Heads mi spingerebbe anche in Papuasia :)
Ne varrebbe la pena a prescindere :) Non mi stancano mai
**MaryA**
@ Marya: e allora, via di corsa, tutti in Papuasia ! :)
Ok prenota l'aereo io cerco i biglietti XD
@ Marya; so che è un filo più lunga, ma non potremmo optare per l'auto? L'aereo mi mette una certa inquietudine :)
Capisco, ma tipo dobbiamo partire adesso per arrivare in ritardo all'ultima serata del tour 2018/2019 XD
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