Riceviamo
dalla nostra freelance Cleopatra e integralmente pubblichiamo
"
L'Italia offre un livello dei salari competitivo che cresce meno rispetto
alla Unione Europea e una manodopera altamente qualificata...un ingegnere in
Italia guadagna mediamente in un anno 38.500 euro, mentre in altri Paesi lo
stesso profilo ha una retribuzione media di 48.500 euro l'anno".
Questo,
in sintesi, è il messaggio contenuto nella brochure presentata sul sito
Investinitaly.com. a cui rivolgo congratulazioni vivissime. E un riconoscimento
speciale va tributato anche al Ministero dello Sviluppo ( si fa per dire )
Economico che si è distinto per grande efficacia comunicativa. Secondo Matteo
Il Grande, dunque, c'è da vantarsi se il sottocosto della manodopera italiana
sia un risultato pienamente raggiunto. Forse se avesse chiosato con un
"venghino, signori investitori stranieri, venghino", avrebbe reso
ancor meglio l'effetto slogan. Si sarebbe trattato di una gaffe secondo
qualcuno, ma non so fino a che punto sia vero. Autogol o no, il fatto è che il
risultato delle scellerate politiche sul lavoro di un ventennio ha
dequalificato, via via, una manodopera altamente scolarizzata, relegandola
nella categoria dei nuovi schiavi. La verità è che in Italia, ormai, siamo al
paradosso: il neoliberismo è diventato il cavallo di battaglia di un partito
che si spaccia di sinistra. L'equità e il senso di giustizia sociale, un tempo
valori cardine della sinistra, appaiono irrimediabilmente sbiaditi. E quando
penso che un boy scout abbia scardinato un partito che per storia e tradizione
si proponeva di contrastare ogni forma di disparità sociale e ora seduca gli
investitori stranieri esaltando i bassi livelli salariali, mi viene da
ridere. Anzi da piangere. Se per il sedicente Partito Democratico e, in
primis, per il suo segretario, il valore di ogni attività umana è misurato dal
suo prezzo, dalla domanda e dall'offerta e da quanto profitto realizza, allora
vuol dire che le ideologie sono definitivamente tramontate.
Cleopatra,
lunedì 17/10/2016
1 commento:
Ma cara Cleopatra, che le ideologie siano definitivamente tramontate non lo scopriamo certo da queste cose.
E in tutta sincerità, parlo a titolo personale, non è che le rimpianga poi più di tanto.
Però è possibile avere in mente un modello di sviluppo economico e sociale che preveda empatia e dignità anche senza un'ideologia di riferimento.
Il guaio è che questa gente non ha in mente nulla del genere.
Del resto basta vedere quali sono i modelli di riferimento.
Attrarre investimenti con il basso livello delle retribuzioni è tipico dei paesi dell'est europeo.
Attrarre investimenti con una fiscalità equilibrata, con una burocrazia agile e con adeguate certezze giuridiche è tipico del centro-nord europa.
Quelli, per intenderci, con i quali vorremmo parlare da pari a pari in ambito comunitario.
Che poi, il problema non è mica l'ingegnere che guadagna 38.500 all'anno.
Il problema vero secondo me è il professore delle superiori che ne guadagna 1.200 e deve portarsi lui la carta igienica a scuola.
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