Riceviamo dalla nostra freelance Cleopatra e integralmente pubblichiamo
Mentre Matteo Renzi ricomincia dal Lingotto, Antonio
Forchione, operaio cinquantacinquenne della Oerlikon di Rivoli, al rientro da
un lungo periodo di malattia, ricomincia da una lettera di licenziamento. Dopo
la bellezza di 27 anni di attività, un ben servito scarno e asciutto:
Forchione, per l'azienda, è divenuto inabile al lavoro. Tradotto: un vuoto a
perdere.
Per chi ignorasse la vicenda, il protagonista di
questa nefandezza non si è assentato dal lavoro per cimentarsi nella canoa o in
altre attività ricreative, come è accaduto al Comune di Sanremo. Antonio
Forchione non è, come si usa dire adesso, un furbetto del cartellino, ma un
uomo che ha combattuto la guerra più difficile della sua vita: una lunga e grave
malattia. E in un mondo dove trionfa il Dio Profitto, le persone come Forchione
sono impacci, fastidi di cui è preferibile non farsi più carico. Da numero di
matricola a invisibile, dunque. Questo, talvolta, si diventa per certi datori
di lavoro senza scrupoli. C'è voluto uno sciopero di solidarietà dei colleghi
di lavoro per indurre l'azienda a ritrattare e ritirare lo scellerato
provvedimento.
Tutto è bene quel che finisce bene, ma la verità è che
l'episodio non doveva accadere. Così come non doveva succedere il caso
dell'operaio della Sevel, società facente parte del gruppo Fiat Crysler, che si
è visto negare il diritto di recarsi in bagno, con le conseguenze che ben
potete immaginare. Sembra, infatti, che il lavoratore non potesse abbandonare
la catena di montaggio. Avete capito bene. Uno scandalo, a quanto pare, finito
a tarallucci e vino: solo scuse al lavoratore e nessun provvedimento
disciplinare nei confronti dei responsabili. E non doveva accadere neppure che
gli autisti del trasporto pubblico emiliano fossero privati, ai capolinea, dei
servizi chimici e costretti a "elemosinare" alle parrocchie vicine,
l'uso della toilette.
Storie di ordinaria violazione della dignità umana che
si ripropongono con una sequenza sempre più ravvicinata. E' uno dei tanti
effetti della globalizzazione: le politiche, e quella italiana non fa
eccezione, perseguono finalità contrarie a quelle che privilegiano la
salvaguardia dei diritti dei lavoratori. Forchione è un lavoratore, un uomo di
una categoria divenuta ormai ricattabile e senza voce.
Cleopatra, lunedì 13/03/2017
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