In carrozza, si parte! Matteone è salito sul treno (da
400 mila euro, per la cronaca) con destinazione Italia. E' un momento solenne
per l'ex Premier dei Miracoli: è il tempo dell'Ascolto. Archiviati, almeno per l'occasione,
Tweet e social forum, l'infaticabile e adrenalinico Matteo ha pensato bene di
riesumare dalla soffitta il trolley e di partire per un lungo viaggio che lo
porterà in ben 107 province italiane. Incombe la ormai ininterrotta campagna
elettorale e l'appuntamento alle regionali siciliane è alle porte. Il tempo
stringe, dunque, e bisogna fare presa sull'elettorato deluso. Stavolta, però lo
stile del segretario del PD vira verso il nazional-popolare: dalle pizze
servite ai tavoli della Festa dell'Unità in quel di Rignano sull'Arno, alle
piazze, a contatto con la gente comune. La mission del New Dial renziano è
ascoltare, prendere appunti, sentire gli umori del popolo, lontano dal
chiacchiericcio dei palazzi. Fuori dai clichè istituzionali, Matteo si riscopre
di sinistra. Così vuol far credere. Una metamorfosi kafkiana pare averlo colto
da qualche tempo a questa parte, al punto che il dardo avvelenato lanciato
all'indirizzo dell'attuale Governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, è
un tentativo (disperato e vano) di smarcarsi dalla vergogna del famoso decreto
"salvabanche" (Etruria, in testa) e dall'imbarazzante conflitto di
interessi che coinvolse l'ex ministra Boschi. " Tra galateo
istituzionale e diritti dei risparmiatori, io sto dalla parte dei risparmiatori" afferma
convintamente Matteone. Peccato che la sortita sulla mala gestio bancaria sia
tanto tardiva quanto inefficace. Prova ne sono gli insulti, le contestazioni e
i fischi che sta finora raccogliendo. Come pure improvvida è la strategia
di scopiazzare i cinquestelle, i cui big, da Di Battista a Di Maio, hanno già
servito pizze Margherite e 4 Stagioni per autofinanziarsi le campagne
elettorali. E proprio in treno hanno attraversato l'Italia in lungo e in largo
contro il referendum costituzionale dello scorso dicembre. La realtà è che la
narrazione renziana non convince più. Pare essersi infiacchita e accartocciata
su se stessa. E' arrivato l'autunno anche per il PD: è una vendemmia amara per
Matteone che, più che al treno, dovrebbe attaccarsi al tram.
Cleopatra, lunedì 23/10/2017
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