Sulla cresta dell’onda da più di un decennio, i The
Wood Brothers (terzetto composto dai fratelli Wood, Chris al basso e Oliver
alla chitarra e voce, e dal polistrumentista Jano Rix) rappresentano una delle
realtà più originali del movimento roots a stelle e strisce. Una band che fa
della straordinaria capacità tecnica dei suoi componenti (Chris Wood è anche un
apprezzato bassista jazz) e di un esuberante approccio crossover le armi migliori
per plasmare la tradizione, sempre rispettata peraltro, con la fantasia di
contaminazioni e arrangiamenti davvero inusuali.
Non è un caso che il terzetto sia portato in palmo di
mano dalla stampa statunitense e che spesso i loro dischi, buon ultimo questo
One Drop Of Thruth, pubblicato a inizio febbraio, vengano indicati tra le
migliori uscite dell’anno. Registrato in diversi studi di Nashville, il sesto
album della band americana non suona molto diverso dai dischi precedenti, ma
chi conosce il gruppo fin dagli esordi si accorgerà dell’ulteriore passo in
avanti in un percorso di maturità che oggi può dirsi completato.
Le dieci canzoni che compongono la scaletta
presentano, infatti, il consueto cangiante melange di folk, country, blues,
rock, pop e funky, ma mai prima d’ora i brani si presentano tanto inafferrabili
e complessi nella struttura. Le belle melodie si sprecano e il suono americano
è come sempre molto marcato; tuttavia, la ritmica caracollante e, talvolta, in
controtempo (gran lavoro di Jano Rix), le immaginifiche linee di basso, le
raffinate partiture di Hammond e piano elettrico, e i testi umorali e
graffianti di Oliver fanno di One Drop Of Truth un disco non di facilissima
assimilazione e da gustare pienamente solo dopo svariati ascolti.
In scaletta si alternano il country rock malinconico
di The River Takes The Town, il pop divertito di This Is It, il
blues sghembo di Sky High, le atmosfere quasi cabarettistiche di Laughin’
Or Crying e la coloratissima Sparkling Wine, frizzante come il vino
evocato nel titolo, che parte citando Lou Reed (Walk On The Wild Side) e
si sviluppa poi su un tempo sincopato in odore di reggae.
Un lotto di canzoni variegate e variopinte, quindi,
che stanno insieme meravigliosamente grazie a un suono pieno e coeso, in grado
di mantenere in equilibrio i canoni espressivi della tradizione e un evidente
desiderio di spingersi fuori dai consueti steccati. In One Drop Of Truth
comandano, in definitiva, libertà espressiva e sperimentazione, elementi che
trasformano il country folk dei Wood Brothers in quella che Gram Parsons
definiva Cosmic American Music. Chapeau!
VOTO: 8
Blackswan, mercoledì 14/02/2018
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