Se c'è un argomento che mette d'accordo quasi tutti i
romani e' sparare a zero sulla sindaca pentastellata. Pure la stampa, quella
schierata si intende, non è da meno. Quotidiani come Libero hanno la bava alla
bocca quando Virginia Raggi "inciampa" anche su questioni non legate
a vicissitudini giudiziarie. È già successo con la vicenda semiseria di
Spelacchio.
Da qualche tempo a questa parte, l'inquilina del Campidoglio si
trova sotto i riflettori anche per il look. E così succede che il 27 ottobre,
il giornale diretto da Vittorio Feltri pubblica in prima pagina una foto che
ritrae la sindaca con in mano una borsa di una nota maison francese dal costo
di svariate migliaia di euro. Notizia ghiotta per i detrattori del Movimento 5
Stelle.
I social non si fanno attendere e scatenano l'inferno: "La
indossava a sua insaputa", il commento sarcastico di uno dei tanti utenti
su Twitter. Non manca neppure l'invettiva dell'opposizione di cui la renziana
Alessia Morani si fa fiera portavoce su Facebook: "Chi di borsa ferisce di
borsa perisce". Finita qui? Macché. Scende in campo il consorte della
sindaca con tanto di video postato su Facebook: "Sono andato a spulciare
nell'armadio e guardate un po' che ho trovato...la borsa Hermes da 9.000
euro...Quasi quasi scappo e ci faccio una bella vacanzetta. Scopro però con
stupore che non è di Hermes ma di Maurizio Righini, un grandissimo artigiano di
Piazza di Spagna a Roma. Questa borsa costa su per giù 100 euro".
Tutto è
bene quel che finisce bene: ora possiamo tirare tutti un sospiro di sollievo e
andare avanti. Ancora una volta il chiacchiericcio da bar si trasforma
in strumento per attacchi personali. Il guaio è che si è persa
un'occasione per essere superiori difronte a tanta bassezza. Mai prima d'ora il
detto "o la borsa o la vita" ha avuto tanto significato. Soprattutto
per Virginia Raggi.
Cleopatra, lunedì 05/11/2018
2 commenti:
Prima erano i calzini di un giudice, adesso la borsa di una sindaca, in futuro spero non sia la biancheria intima di qualche altro noto.
Che storie miserevoli che ci meritiamo!!
La stampa, come sempre, dà il peggio di sé in qualsiasi occasione da qualche anno a questa parte..
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